Furio Radin (Foto: La voce del popolo/Ivor Hreljanović)
Furio Radin (Foto: La voce del popolo/Ivor Hreljanović)

Mancano ormai poche ore dalla chiusura della campagna elettorale per la regione istriana. Dopo “l’endorsment” del Consiglio della minoranza a Valmer Cusma, Furio Radin, vicepresidente del Sabor e deputato della minoranza italiana al parlamento croato, conferma l’appoggio a Jessica Acquavita, in una campagna elettorale, dice, segnata dalle conseguenze della pandemia.
“Ci avviciniamo a questo voto – spiega Radin - con uno spirito atipico, sia per la legge che è cambiata, con gli italiani che votano per i rappresentanti al contrario di quanto accadeva prima con una legge diversa con cui si andava a pacchetto, sia perché siamo in una situazione epidemiologica difficile, ancora nel bel mezzo della crisi determinata dal Covid-19 e dunque anche le tribune elettorali non sono quelle classiche, ma ridotte o al massimo con 25 persone. Questo crea delle difficoltà anche agli stessi candidati, che devono rivolgersi ad altri mezzi di comunicazione, come quelli informatici che però non sono usati da tutti, soprattutto da molte persone anziane.”
“Per quanto riguarda i candidati – aggiunge - ho fatto una scelta dettata dalla conoscenza dei punti del programma e anche dell'attività precedente di Jessica Acquavita. L'ho appoggiata pubblicamente perché penso che, oltre ad avere un’esperienza quadriennale di vicesindaco di Buie, quindi un ruolo esecutivo, come il vicepresidente della Regione istriana che è una carica esecutiva, ha anche davanti a sé ancora molti anni di lavoro. Questa esperienza, messa assieme ai punti che ha elencato nella tribuna elettorale di Pola, alla quale ho partecipato dandole il mio appoggio, mi convincono che è lei la persona giusta per questa carica”.
“Il punto fondamentale inoltre, al di là di ogni retorica, è il dialogo, e chi conosce Jessica sa che è nata nella Comunità nazionale italiana, è stata l'anima di mille iniziative, ed è una persona estremamente preparata oltre che iper-comunicativa. Queste cose, messe insieme all'attenzione che ha esplicitamente dato ai temi fondamentali del bilinguismo, della scuola e della cultura, e alla sua preparazione universitaria, mi hanno convinto a dare un appoggio con la mente e con il cuore a Jessica Acquavita. Conoscendo fra l’altro, e anche questo è importante da noi, il tempo e l'attività dedicati sia da lei sia da tutta la sua famiglia alla Comunità nazionale italiana, questo mio sentimento e questa mia decisione sono ulteriormente rafforzati”.

Alessandro Martegani