Durante l'ultima riunione della Can di Isola il presidente Marko Gregorič ha informato i consiglieri dell'invito giunto dall'ufficio nazionalità di fornire al Ministero delle finanze il materiale necessario per le ispezioni anche in lingua slovena.

L'organismo si è detto preoccupato di questa richiesta e contrario ad un'eventualità di questo tipo, che metterebbe in discussione il principio del bilinguismo

"Si tratta di un problema di tipo politico", ha spiegato Marko Gregorič, "perchè in qualche modo, così si marginalizza la lingua italiana, anche se purtroppo rende l'idea di quale è la considerazione che in Slovenia si ha della lingua italiana, che non è una lingua da 'ghetto', solo per palazzo Manzioli, ma è luna delle lingue ufficialii di questo stato. Se i ministeri che ci fanno le revisioni desiderano la documentazione in lingua slovena prevedano loro i traduttori o l'aggiunta sul bilinguismo per i loro impiegati. Noi non possiamo e non vogliamo tradurre tutti i verbali e tutta la documentazione in lingua slovena altrimenti diventiamo un'istituzione bilingue e non credo che questo sia il senso delle Can e delle nostre organizzazioni. La Can ha operato sempre in lingua italiana, solo in alcuni casi si è tradotto brevemente testi se necessario, ma ribadisco che non è nostra competenza tradurre i testi anche in lingua slovena".

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
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