Ondina Gregorich Diabaté Foto: Radio Capodistria/Lara Drčič
Ondina Gregorich Diabaté Foto: Radio Capodistria/Lara Drčič

Nella missiva Ondina Gregorich Diabaté, in merito alle accuse che le sono state mosse (il link), si chiede in quale sede il Consiglio della CAN di Capodistria si sia riunito per trattare la sua condotta in qualità di consigliere comunale e perché, vista l'esaustiva analisi del suo operato in seno al Consiglio comunale, i consiglieri CAN non abbiano ritenuto importante sentire anche lei ed il collega Mario Steffé. Gregorich Diabaté ricorda che il gruppo consigliare CNI si era costituito solo nel novembre 2019, dopo un anno dalle elezioni, fatto questo che allora, scive, non turbò i consiglieri della CAN, impegnati nel braccio di ferro col Sindaco Bržan per far rinominare Vicensidanco il consigliere Alberto Scheriani.

Il Gruppo consiliare si è sciolto legalmente lo scorso 14 settembre, dopo le sue legali dimmissioni, determinate, prosegue nel comunicato Ondina Gregorich Diabaté, dalla mancanza di collaborazione e coesione tra noi tre membri, dai mancati incontri, dall'assenza di dialogo e dalla mancata co-decisione in merito all'impiego di tutti i mezzi finanziari dello stesso. La sua uscita dal gruppo consiliare, ribadisce, non ha determinato la decadenza dal seggio specifico. Ritiene pertanto che sia fuori discussione che possa sottoscrivere gli emendamenti che ritiene validi e utili per la CNI e per il territorio.

Con l'attacco perpetrato contro la sua persona negli ultimi giorni, prima da parte di Alberto Scheriani e poi dell'intero Consiglio della Can, i personaggi coinvolti si sono auto-delegittimati e quindi "non posso più riconoscergli una valenza in quanto ad interlocutori seri e capaci", ancora Ondina Gregorich Diabaté che aggiunge "Sono delusa e rammaricata che, io sia diventata, oggi, il nemico numero uno da infangare, diffamare, offendere." In conclusione Ondina Gregorich Diabaté ringrazia il presidente di Unione Italiana Maurizio Tremul, che ha compreso la delicatezza del momento ed ha richiamato tutti, lei compresa, al rispetto della coesione, richiamo, dice, che sposa e che spera possa far riflettere, se non tutti, almeno i connazionali di buona volontà. E questo pomeriggio riunione della CAN capodistriana alla quale sono invitati anche i rappresentanti della CNI nel Consiglio comunale capodistriano. (ld)