"Qui Radio Capodistria" titola Panorama dove in copertina fa bella mostra di sé uno dei microfoni storici della nostra emittente. Radio che da settant'anni trasmette ventiquattro ore al giorno in lingua italiana, con un pubblico che c'è. E' cresciuta su nuove piattaforme, per dare voce non soltanto alla comunità italiana ma anche alle altre minoranze e alla dimensione multiculturale del nostro territorio, scrive Marin Rogić che firma lo speciale di 6 pagine dedicato alla radio con interviste, riflessioni e foto ai responsabili dei programmi e ad alcuni giornalisti.

Antonio Rocco, vicedirettore generale della RTV di Slovenia con delega per i programmi in lingua italiana, in una lunga e articolata intervista parla della storia e dell'evoluzione della radio, ma anche dei momenti più difficili, della sua personale esperienza da giornalista con una gavetta iniziata ai tempi del liceo a Pola, ma anche delle sfide future della radio che guardano al digitale e al multimedia. Oggi ci ritroviamo sicuramente in un momento di grande crisi, dice Rocco, per i problemai finanziari dovuti anche al canone bloccato, alle difficoltà nel recuperare i posti di lavoro; forse stiamo attraversando una delle più gravi crisi della storia della radio che stiamo cercando di superare anche in sinergia con i vertici della CNI, per ottenere delle garanzie, ma soprattutto puntiamo a garantire il diritto alla CNI di mantenere le proprie emittenti anche in futuro, scrive Rocco.

Non manca una riflessione sul ruolo della radio di Aljoša Curavić, caporedattore dei programmi italiani; una radio che negli anni è cambiata, attraversando crisi economiche e grandi mutamenti geopolitici di queste terre, rimanendo comunque fedele al proprio pubblico e crescendo su nuove piattaforme. Ai "microfoni" di Rogić anche Stefano Lusa, Donatella Pohar, Ornella Rossetto, Alberto Cernaz, Barbara Costamagna e Alessandro Martegani. (ld)

Foto: Radio Capodistria/Radio Capodistria/Panorama
Foto: Radio Capodistria/Radio Capodistria/Panorama