Dibattito costruttivo e caratterizzato da diversi interessanti interventi non solo sulle modifiche dello statuto dell’Unione Italiana ma sui problemi che interessano la Comunita’ nel suo insieme a conferma- come dichiarato dal presidente UI, Maurizio Tremul della volontà di dialogo dei connazionali. A Rovigno emerse alcune proposte concrete come quella di Riccardo Bosazzi che intervenendo a nome dell’Associazione culturale “Giusto Curto” ha richiesto oltre che ad un’interdipendenza gerarchica UI-CI, un’Unione Italiana non solo delle Comunita’ ma allargata pure ad altre forme associative.

“Necessario un maggiore impegno per abbattere la barriera culturale che in questi ultimi anni si è creata tra minoranza e maggioranza” si e’ sentito dire in vari interventi nei quali e’ stato richiesto un maggiore impegno dell’UI nella promozione di grandi eventi culturali ma soprattutto per la reintroduzione dello studio dell’italiano quale lingua dell ambiente sociale nelle scuole croate.“

Operare maggiormente per il rafforzamento del senso di appartenenza nazionale che si va perdendo nelle giovani generazioni” la preoccupazione espressa da Marina Ferro Damuggia. “Far ritornare le nostre scuole quelle istituzioni d’eccellenza che erano anni fa’ quando si distinguevano per l’offerta extrascolastica i viaggi d’istruzione, i libri di testo e così via” il parere David Modrušan e Roberta Ugrin che guidano il sodalizio rovignese.

Soddisfatto della discussione il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul . ”Ogni Comunità, ogni realtà pone l’accento su alcune questioni diverse e questa sera a Rovigno credo si sia puntato molto sul mantenimento dell’identità e sul ruolo politico dell’UI che in qualche modo non abbiamo saputo assolvere al meglio in questi anni e che adesso va rilanciato” ha detto Tremul . ”A fine ottobre quando termineremo questo giro avremo un quadro molto dettagliato, preciso di quello che le persone chiedono e dicono anche perché non sono io che propongo la riforma ma sono qua per far parlare le persone, ascoltare e recepire quanto arriva dalla base” ha affermato ancora Tremul respingendo così le critiche che gli sono state fatte da Silvano Zilli che tramite un social media ha dichiarato che la riforma non può venir portata avanti da chi guida l’ Unione da trentenni definendo il dibattito una farsa. (LPA)


Foto: La voce del popolo
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