Foto: Radio Capodistria
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Andrej Rojec, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla creazione dell’appuntamento denominato “Videobar casa Tartini”, ha ricordato che è trascorso più di un anno senza che vi fosse un dibattitto serio all’interno della minoranza: questo, ha ricordato Daniela Paliaga, è un “tavolo di libertà al quale esprimere e mettere a confronto le diverse opinioni”.

I partecipanti hanno poi condiviso quelli che hanno reputato gli appuntamenti chiave del 2023; Nadia Zigante ha voluto ricordare il progetto Erasmus plus, che ha permesso ai docenti, ma anche agli alunni, di trascorrere un’esperienza formativa a Padova. Importate, secondo la Zigante, pure il progetto L.I.R.A che ha contribuito alla promozione del patrimonio culturale attraverso l’arte, la musica e la lingua italiana. Molti hanno individuato nelle iniziative, concerti e festival, anche quello moderno e elettronico, dedicati al maestro Giuseppe Tartini, come gli appuntamenti chiave che ci lasciamo alle spalle, “manifestazioni di risonanza nazionale e di altissimo livello che permettono di aprire la comunità a tutti” ha detto Daniela Paliaga.

Il Presidente di Unione Italiana, Maurizo Tremul, ha invece ricordato la spontaneità degli incontri che ha avuto con i connazionali della Slavonia e alla partecipazione dell’UI al Fuen.

Il Vicesindaco italiano di Pirano Christian Poletti ha ricordato che all’interno della Comunità vi sono ben delineati due gruppi divisi, “che la pensano in modo diverso”, e che in futuro si augura che le proposte presentate dal suo gruppo vengano accolte di più. Poletti ha poi rimarcato la buona collaborazione con il Comune; aprire le porte di Casa Tartini ha portato ben 3000 visitatori nel 2023 ha ricordato Andrej Rojec, permettendo così di promuovere la CNI.

I sette partecipanti all’incontro hanno poi rilevato che tra i problemi attuali emerge quello della mancanza di volonta’ di fare politica, ma soprattutto del dialogo politico su temi quali il decreto sul bilinguismo e la problematica della lingua italiana. Tremul ha sottolineato che a mancare è “la cultura del dialogo, senza la quale si rischia di perdere le capacità di incidere sul territorio”. Poletti ha invece detto che i vertici della CNI dovrebbero smettere di pensare alle cariche, poltrone e gettoni presenza per invece concentrarsi sugli interessi dei soci.

Lanciata pure una frecciatina ai media minoritari, i quali, secondo Paliaga, spesso tendono ad omettere determinati interventi; secondo Tremul a mancare è invece un giornalismo d’inchiesta. L’ospite, Alessandro Cuk, critico cinematografico e Presidente della Federesuli di Venezia, ha inoltre informato le persone partecipi all’incontro che il nuovo prefetto di Venezia, Darco Pellos, è di origini piranesi e di conseguenza sarebbe opportuno rinnovare la visita di una delegazione piranese al Comune di Venezia.

Dionizij Botter