Nessun problema per la CI e la CAN di Pirano per quanto riguarda il fronte fondi comunali visto che, nonostante i tagli e le modifiche apportati nelle ultime settimane, risultano invariati anche nel bilancio che sarà presentato in consiglio comunale il prossimo 25 aprile. La minoranza di Pirano, quindi, dovrebbe poter dormire sonni tranquilli, anche se alcune difficoltà potrebbero esserci a causa di ostacoli nell’erogazione dei mezzi nel caso l’approvazione del piano finanziario per il 2019 subisse ancora ritardi.

Sia la CI che la CAN potranno comunque partecipare ai bandi della CAN costiera che dovrebbero essere pubblicati in maggio; che prevedono per gli imprenditori un totale di 30 mila euro, per le Comunità e le CAN circa 100 mila euro e infine per progetti europei 90 mila euro.

Tra le due riunioni il vicepresidente della Comunità degli italiani Kristjan Knez è voluto intervenire per parlare di cosa gli è accaduto dopo il discorso che ha tenuto lo scorso 22 marzo in occasione della cerimonia in ricordo delle vittime di Strugnano. Knez ha, infatti, subito una serie di attacchi da parte di alcuni personaggi locali, e non solo, che non hanno gradito le sue parole. “Io ho solamente fatto una presentazione storica”, ha spiegato, “e se la storia non va a genio alla gente è un problema loro”.

Tra questi anche lo storico Jože Pirjevec che sulle pagine del Primorski Dnevnik, tra le altre cose, ha detto “che la CNI non ha imparato niente dalla sconfitta”, accusandola di “immaturità. “Maturi sono forse solo gli italiani buoni e onesti che chinano il capo?”, ha chiesto retoricamente Knez che ha ricevuto il sostegno dei consiglieri di ambo le istituzioni minoritarie.

In vista del centenario di questo tragico evento ormai alle porte Knez ha affermato di credere “che la CNI debba essere più presente, perché questa è una storia nostra e le vittime sono nostre e la Comunità non può assecondare una narrazione falsa che la scippa del proprio passato”. “Mi auguro che da queste polemiche possa nascere un dialogo positivo, ha concluso,basato su fatti e documenti e non su opinioni personali”.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria/Barbara Capodistria
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