Foto: La voce del popolo
Foto: La voce del popolo

In Italia il Movimento 5 stelle irremovibile nell'intento di abolire il finanziamento pubblico all' editoria. La misura andrebbe a colpire anche la stampa italiana all'estero incluso il quotidiano della nostra minoranza ''La voce del popolo''.

"Un mortale colpo alla libertà di espressione. Solo il fascismo era arrivato a questo punto" il commento a caldo della senatrice PD, la slovena Tatjana Rojc all' emendamento alla Legge di stabilità presentato dal pentastellato Adriano Varrica.

Quella dei Cinque Stelle è una misura che, come promesso in campagna elettorale, va nella direzione di diminuire progressivamente e quindi -nel 2020- azzerare il fondo per l'editoria e i finanziamenti ai giornali. Una 50ina le testate che godono degli all' incirca 60 milioni di euro annui, con in testa L' avvenire, Italia oggi e Libero con rispettivamente 6, 5 e 4 milioni di euro di finanziamento. Nell' elenco figurano pure il Primorski Dnevnik di Trieste, testata della minoranza slovena e ''La voce del popolo'' quotidiano della Comunità nazionale italiana di Slovenia e Croazia sostenuto quest' ultimo- secondo i dati del dipartimento informazione e editoria- con 600 mila euro annui.

Grido d' allarme all' emendamento Varrica in Italia con la presidente del senato Elisabetta Alberti Casellati che stigmatizza la misura affermando come la razionalizzazione della spesa pubblica non può prevedere misure restrittive dei contributi all' editoria che finirebbero per pregiudicare l' esercizio della professione giornalistica e la libertà di stampa e con gli esponenti della Federazione nazionale stampa italiana che ricordano i mille posti di lavoro a rischio dall' azzeramento dei fondi. Preoccupati gli esponenti della minoranza slovena in Italia ma anche quelli della nostra Comunità nazionale. Marko Gregorič, responsabile del settore editoria nella Giunta esecutiva di Unione Italiana: “Noi sicuramente stiamo monitorando, stiamo alla finestra e confidiamo nel fatto che il governo farà la scelta giusta per quanto ci riguarda, tagli diretti all' editoria all' estero avrebbero delle gravi conseguenze per la stampa italiana all' estero , in generale, ma soprattutto per noi , per la nostra casa editrice EDIT di Fiume, che ricordo svolge un ruolo fondamentale non solo dal punto di vista dell' informazione, della comunicazione ma svolge anche un ruolo fondamentale per quanto riguarda l'identità, la cultura, la lingua italiana sul suolo di Slovenia e Croazia. Quindi noi stiamo, ripeto, monitorando, stiamo intervenendo presso i partiti, i rappresentanti politici rilevanti affinchè questo tipo di intervento riveda un attimino la ratio, perché tagli all'editoria all'estero e direttamente all'EDIT potrebbero comportare delle ripercussioni molto negative”.