Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

L'ex officina dei metalmeccanici che diventa l'aula innovativa di arte e creativià, un valore aggiunto per la scuola e per tutta la comunità nazionale italiana ha esordito il preside Alberto Scheriani. Un progetto pensato dall'insegnate di materie artistiche Fulvia Grbac con la collaborazione dell'architetta Nikye Tuljak e degli stessi studenti che hanno suggerito colori e sistemazione degli spazi.

L'obiettivo rileva la professoressa Fulvia Grbac è far sentire i ragazzi a loro agio nell'officina creativa, e aggiunge "l'aula è destinata soprattutto ai nostri alunni, agli allievi di tutte le sezioni, per quel che riguarda la creatività, l'arte, la produzione e logicamente anche la teoria. E poi è dedicata anche all'ospitare i bambini degli asili. Uno scambio di energie, di esperienze dal vivo per quello che è il programma educatori. Possono presentare dal vivo i loro prodotti, come raccontare una favola, fare un laboratorio di arte oppure di musica, e avere subito un feed back da parte dei bambini della scuola materna."

Un gruppo di alunni della Coppo ha presentato al pubblico, presenti tra gli altri i presidi delle altre scuole con lingua d'insegnamento italiana, Elvira Šušmelj del Ministero dell'istruzione che ha lodato l'iniziativa, e il deputato al seggio specifico Felice Žiža, i contenuti dell'aula creativa che hanno raccontato anche ai nostri microfoni. "In quest'aula - ci dice Alex della quarta - si possono trovare varie sezioni. Prima eravamo molto strettini, invece adesso abbiamo la sala relax, la sala cinema e teatro per i bambini, anche la sala della musica e dopo un grande spazio per i disegni e per creare le cose che facciamo durante l'anno." "L'aula è multifunzionale - ci spiega Ena che frequanta la seconda classe - si usa anche per i club, i gruppi di arte, ma anche durante le normali lezioni di arte, è anche per i bambini e per gli asili, tutti ci possiamo divertire assieme e usare quest'aula nuova."

Prosegue Alex "noi facciamo i lavori, li progettiamo e dopo l'idea sarebbe quella di, oltre a dare ai bambini delle storie, vedere anche se le nostre storie stanno avendo effetto e se stiamo facendo un buon lavoro con quello che creiamo" e conclude Ena "in un anno veramente abbiamo fatto dei grandi passi!" (ld)