Foto: Radio Capodistria
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Il consigliere Alberto Scheriani, come riporta il comunicato del Gruppo Unitarietà-Insieme, redatto a firma di Alan Medveš, Clio Diabatè e Luka Juri, si è reso responsabile di un gesto di intolleranza e discriminazione dei confronti della collega Ondina Gregorich Diabatè, dimessasi dal gruppo stesso perché non condivideva la linea politica che il gruppo conduceva, e ha richiesto al servizio giuridico del comune e al sindaco di esprimersi se Gregorich Diabatè rappresentasse la comunità nazionale italiana. A dar vigore alla diatriba, secondo il comunicato sarebbe la notizia, affiorata negli ultimi giorni, che Ondina Gregorič Diabatè possa essere il candidato del gruppo Unitarietà nella sfida alle prossime elezioni parlamentari, ovvero rivale del deputato uscente Felice Žiža, considerato dall’Unitarietà "fedele scudiero di Janez Janša". Così si è espressa sull'accaduto la stessa Ondina Gregorich Diabatè, in relazione al comunicato e agli eventi in aula. "Come scritto nel comunicato devo dire che sono stata profondamente offesa dalle parole di Scheriani. Ha aspettato proprio la fine della riunione per chiedere, alla commissione per i mandati, se fosse legittimo che io rappresenti ancora la nazionalità italiana in quanto sono uscita dal club (gruppo consiliare, ndr). Io ribadisco che sono stata eletta legalmente e quindi rappresento il mio elettorato. Per quanto riguarda Scheriani, questi sono giochi meschini e io ho perso le staffe. Perché questo è proprio il massimo che poteva fare. Non si è neanche scusato e, giunto in Piazza Tito, forse finalmente gli è balenata l'idea che forse si trattava solo del gruppo dei consiglieri. Perché io non ho dato le dimissioni da consigliere, quello sarebbe un'altra cosa. Allora si andava alle elezioni anticipate, non si tratta di questo. Non ho dato le dimissioni, non sono morta e non sono in prigione. Per cui penso che quello che lui ha dichiarato, le scene…..non so neanche definirle. Mi scuserò soltanto con il consiglio comunale, con tutti, perché questo non è decente e io me ne rendo conto. Ho anche pregato che in seguito, quando i toni degenerano, a chi guida la riunione di fermare tutto. Se avessero solo pronunciato il mio nome Ondina mi sarei fermata, ma così non è stato".
Sulla questione si è espresso anche il consigliere Alberto Scheriani. "Ieri in consiglio comunale in conclusione ho semplicemente posto una domanda per un'ultima situazione che si è venuta a creare è che stata evidente nello scorso consiglio comunale. La consigliera Ondina Gregorich Diabatè aveva firmato un emendamento con Levica definendosi consigliere indipendente. Noi sappiamo che lei è stata eletta sui posti della comunità nazionale italiana e che quindi dipende da questo. Dichiarandosi indipendente vuol dire che in qualche maniera la comunità italiana viene decurtata di un posto e per questo ci possono essere dei problemi sia con lo statuto comunale e anche con la legge sulla CAN costiera. La mia attenzione era di chiarire questo. La consigliera indipendente da che cosa, io so che hai lasciato il club dei consiglieri (gruppo consiliare, ndr) senza dire niente. Il sottoscritto non è stato informato, la comunicazione è arrivata soltanto dai servizi del comune. Come tale, la cosa insomma mi preoccupa. Bisogna chiarire per essere in armonia con la legge, per stare in armonia con la legge e anche affinché la CAN di Capodistria che è l'interlocutore con il comune abbia tutti gli strumenti per poterlo essere". (red)