Comunità nazionale italiana pronta a gestire palazzo Belli. La presidenza della CAN di Capodistria, riunitasi la scorsa settimana, ha informato in merito, tramite missiva, il sindaco Bržan, esprimendo l'intenzione e la volontà di prendere in gestione uno degli edifici storici capodistriani, in degrado, al centro di una controversia sul suo futuro. L'ipotesi di una sua vendita da parte del comune aveva suscitato nelle scorse settimane un gran polverone nell'opinione pubblica locale.

Adesso l'iniziativa della CAN di Capodistria. Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera e membro della presidenza della CAN di Capodistria. "Una delle idee che è venuta fuori proprio presso la comunità autogestita di Capodistria è quella di chiedere al comune di Capodistria di darci in usufrutto, di darci in proprietà palazzo Belli. Negli ultimi 10 giorni c'è stata una grande discussione sul futuro dello stabile, che uso farne. Potremmo fare delle bellissime cose se ce lo dessero in gestione. Prima di tutto si tratterebbe di un recupero di un palazzo storico che è importantissimo per la storia di Capodistria, un palazzo per le rappresentazioni culturali, di facile accesso etc. Naturalmente tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, vuol dire che se ci sarà questa intenzione anche da parte del comune inizieranno i colloqui e inizieremo a discuterne. Le idee non ci mancano."

E intanto la CAN Costiera, come confermatoci da Scheriani ospite della trasmissione Glocal, è al lavoro per ultimare la stesura della strategia CNI in campo culturale. L'auspicio è quello di discuterne in sede di consiglio della Costiera entro la fine del mese. Il documento, ha rilevato, è corposo e le richieste e proposte pervenute da più parti sono numerose. Si tratta, secondo Scheriani, di una fotografia delle cose da realizzare, una proiezione di quella che sarà l'attività della CNI nei prossimi 5-7 anni. Il contenuto del documento, seppur a sommi capi, è stato già anticipato al ministro della cultura durante la sua recente visita a Capodistria. Il ministro ha chiesto alla Costiera di inviarglielo quanto prima, così da poterlo inserire, ancora Scheriani ai nostri micorofoni, nella bozza della strategia nazionale in campo culturale in preparazione. Essere presenti, ha detto il presidente della Costiera, non piò che essere un valore aggiunto.
La cultura italiana sul nostro territorio non è un optional, ma ha diritto di cittadinanza, ha sottolineato ancora Scheriani. (ld)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria