I piranesi anche in questa seconda riunione telematica della locale Can hanno dimostrato nuovamente le loro capacità organizzative, che li ha portati già durante la prima ondata a proseguire parzialmente le attività utilizzando in modo intelligente le nuove tecnologie.

Presente anche la direttrice della scuola di infanzia “La coccinella” di Pirano, Melania Hrvatin che ha relazionato sul lavoro svolto nell’anno che si sta concludendo, sul quale l’epidemia ha influito pesantemente. Una situazione preoccupante soprattutto dal punto di viste delle numerose assenze per malattia del personale, ha detto la Hrvatin, per la quale risulta essere sempre “difficile trovare sostituti” anche perché nel periodo invernale, ad esempio, ci sono state malattie lunghe e contemporanee in più sezioni. Per quanto riguarda gli aggiornamenti è stato possibile seguire seminari on-line che, però, come rilevato anche per gli istituti scolastici erano solo disponibili in lingua slovena.

Discussi alcuni dei punti che verranno trattati domani durante il consiglio comunale. La Can si è espressa favorevolmente alle modifiche in integrazione del decreto sulla sanificazione del canale di San Bortolo a Sezza, a condizione che venga preservato l’habitat particolare del luogo impedendo possibili progetti di cementificazione dell’area.

Visto lo scontro che sta emergendo a livello comunale sul progetto strategico Pika, osteggiato da una parte del consiglio municipale, alcuni membri del consiglio hanno espresso il loro timore di possibili ripercussioni in futuro anche sulla politica culturale della minoranza.

Si è parlato anche del programma culturale per l’anno a venire che è stato formulato tenendo conto della situazione particolare che si sta vivendo a causa dell’epidemia e della possibilità che possa influire sulle attività previste ed anche sulla quantità di mezzi finanziari a disposizione.

Ci si è lasciati dandosi appuntamento al videobar della Comunità degli Italiani "Giuseppe Tartini" del venerdì che gli organizzatori hanno sottolineato voler essere uno spazio dove ci si incontra per fare una chiacchierata tra amici su temi generali, ma che non rappresenta lo spazio migliore per dibattiti politici come proposto da alcuni. Secondo la Rojec e Knez potrebbero trovare casa in un altro spazio di questo tipo che garantisca, però, un dibattito civile ed educato.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria