Foto: Radio Capodistria
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Soddisfatta di vedere la CNI così ben radicata sul territorio e integrata nel suo tessuto sociale, la rappresentante diplomatica non ha potuto far altro che constatare, una volta in più, l’unicum della realtà istriana.Noto una predisposizione positiva nei confronti della minoranza che sicuramente è il risultato di un passato di grande impegno e resistenza, ma che alla fine ha dato dei risultati oltremodo positivi”, ha affermato Palmieri che ha elogiato il duplice ruolo dei vicesindacia Parenzo, Ugo Musizza e a Visinada, Neda Sainčić Pilato - che sono nel contempo pure presidenti delle due Comunità degli italiani. Funzioni - è stato spiegato- che rendono le CI più visibili e le investono di un ruolo politico oltre che culturale. Due sodalizi, quelli di Parenzo e Visinada, diversi per storia, struttura e microcontesto ma complementari nella loro primaria funzione che è quella del mantenimento della lingua, cultura e identità italiana. E se Neda Šainčić Pilato ha parlato degli sforzi profusi in un contesto amico ma dove comunque non esistono asili o scuole italiane, Ugo Musizza ha puntato sul concetto di rispetto e convivenza ed ha spiegato: “Con tutte le tribolazioni dal dopoguerra in qua, siamo riusciti a farci rispettare, ad integrare la maggioranza – specie quella proveniente da altre aree- ai nostri valori, al nostro modo di pensare e di vivere.” In presenza del presidente dell’Assemblea UI, Paolo Demarin e degli esponenti dell’Università popolare di Trieste - il direttore generale Fabrizio Somma e il presidente Edvino Jerjan - si è sviluppato un interessante dibattito su forme e attività per attirare i giovani e farli partecipi della vita comunitaria. In questo contesto la console Palmieri ha affermato che “la scoperta delle radici e della propria appartenenza identitaria è un processo che comunque richiede del tempo per cui inevitabilmente i ragazzi sono distratti da mille altre cose.” Lodando il lavoro e le attività che le Comunità svolgono specie con i più piccoli e con i ragazzini delle elementari e medie, Palmieri si è dichiarata sicura che “ad una certa età, quando si conclude il ciclo di maturazione, ci si riappropria della propria identità, si ritorna alle origini.”

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L.P.A.