Foto: Martegani
Foto: Martegani

Rimane nell'incertezza il futuro dell’AIA, l’Agenzia Informativa Adriatica, che attende da settimane la nomina di nuovi vertici e un diverso assetto societario per scongiurare la chiusura dell’agenzia, dove lavorano quattro giornalisti che curano le pagine del Capodistriano della Voce del Popolo, e che è finita al centro di un braccio di ferro fra Can Costiera e Unione Italiana sulle nomine e sul futuro assetto della società.
Dopo le proposte avanzate, e inviate anche ufficialmente ai soci dell’AIA, dal presidente dell’UI Maurizio Tremul, che puntavano, fra l’altro, a indire un concorso pubblico per individuare il nuovo direttore e poi a cedere le quote all’Edit, non ci sono stati ulteriori sviluppi, ma un tentativo di sbloccare la situazione giunge dalla Giunta dell’Unione Italiana, (che già a fine marzo aveva chiesto una soluzione alla vicenda dell'Agenzia) che all’ordine del giorno della seduta convocata per lunedì a Verteneglio, ha inserito anche una proposta di conclusione che invita “i rappresentanti dell’Unione Italiana ad adoperarsi nel corso della prossima riunione, per favorire la nomina di Marin Corva, Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, a Presidente dell’Assemblea dei soci dell’A.I.A. s.r.l.”.
Si tratta di una candidatura già emersa, ma poi saltata, nel corso delle riunioni dei soci dell’AIA, ma che viene riproposta, afferma lo stesso Corva, “Per cercare di sbloccare la situazione, visto che senza il presidente, che dovrebbe essere eletto alla prima assemblea, ci troviamo in una situazione di stallo, nell’impossibilità fra l’altro, di cambiare lo statuto e parlare della gestione delle quote”.
La conclusione, se approvata, sarà poi trasmessa al Presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana per essere sottoposta all’Assemblea, investendo di fatto tutta l’UI di una vicenda che fino ad ora era stata gestita solo dai vertici di UI e CAN. Rimane da vedere se la nuova mossa potrà servire a mettere la vicenda dell’Agenzia sui binari giusti per uscire da un impasse che è ancora presente, nonostante i contatti fra le parti avvenuti nel corso delle settimane.

Alessandro Martegani