Foto: BoBo
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La scelta della scuola elementare da far frequentare al proprio figlio non è mai una cosa semplice e probabilmente lo è ancora meno durante una pandemia. Nonostante questo anno scolastico si sia svolto totalmente in presenza, le famiglie sembrano aver cambiato atteggiamento nei confronti della scuola tanto che dai dati del ministero dell'Istruzione emerge che in questi ultimi anni sono diminuite le iscrizioni anticipate mentre sono praticamente raddoppiate quelle posticipate, ossia rimandate di un anno rispetto a quello obbligatorio; probabilmente nella speranza di garantire così un percorso scolastico in una riacquistata normalità.

Una generazione quella del 2016 che numericamente rientra nella media delle coorti di questi ultimi dieci anni, con circa 20700 neo scolari, le cui famiglie in questi giorni sono impegnate nella loro iscrizione alla prima classe. Logicamente anche nelle tre scuole elementari in lingua italiana della nostra regione si stanno raccogliendo o ci si appresta a raccogliere le ammissioni. Per ora quindi presidi e consulenti scolastici possono solo fare previsioni, ma in tutti e tre gli istituti ci si aspetta un calo più o meno lieve del numero di alunni delle prime classi del prossimo anno.

Alla "Vincenzo e Diego de Castro" di Pirano, dove è possibile iscriversi oggi nelle tre sedi dell’istituto, la preside Nadia Zigante dice di attendersi una decina di iscrizioni; mentre alla "Dante Alighieri" di Isola, dove invece ci si potrà immatricolare giovedì 17 febbraio lasciando il modulo in una scatola che sarà posta davanti all’entrata della scuola, la direttrice Cristina Valentič si aspetta di riempire una classe con una quindicina di nuovi allievi. Alla "Pier Paolo Vergerio il vecchio" di Capodistria le iscrizioni sono in corso da ieri e la consulente scolastica Ramona Olenik ci ha detto che per ora stanno andando abbastanza bene in alcune sedi come quella centrale di Capodistria e quelle di Crevatini e Semedella, con una decina di iscritti ognuna; mentre per ora a Bertocchi risulta registrato un solo bambino, ma si spera che nei prossimi mesi i numeri crescano ancora.

Tutte, infatti, ammettono che in questi due anni si sta rilevando un calo più o meno leggero del numero degli alunni influenzato probabilmente dalla situazione pandemica. Alla "Vergerio", ad esempio, e in numero minore alla "de Castro", sono diminuiti gli alunni provenienti da oltre confine (dall’Italia per la scuola capodistriana e dalla Croazia per quella piranese); probabilmente a causa del timore di incombere in complicanze nel passaggio confinario come è accaduto per alcuni periodi in questo biennio a causa dei controlli sanitari in vigore; anche se quest’anno, ci racconta stupita Ramona Olenik, si sono raccolte iscrizioni da fuori territorio bilingue e addirittura da Opicina e queste rappresentano una novità per il suo istituto.

In generale dicono in tutte e tre le scuole, il primo anno di pandemia in Dad ha forse scoraggiato ad iscrivere i figli nelle scuole italiane alcune famiglie non madre lingua , che temono, in caso di necessità, di non essere in grado di seguire i loro studi in un’idioma che conoscono poco o niente.

Pesa, inoltre, soprattutto nei due istituti capodistriano e piranese, la dispersione che ormai da anni si registra nel passaggio dall’asilo alla scuola elementare, sulla quale ritengono da entrambe le scuole si deve iniziare a riflettere seriamente, capendo quali strategie adottare in futuro. Per quanto riguarda Isola invece il problema è meno sentito, come ci ha confermato la Valentič, poichè asilo e scuola fanno parte della stesso istituto e quindi le famiglie sono più invogliate a proseguire in un ambiente che già conoscono.

I numeri definitivi saranno disponibili a fine settimana, anche se sino al 31 agosto in tutti e tre le scuole resta aperta la possibilità di iscriversi alla prima classe.

Barbara Costamagna