Un bel dibattito partecipato quello di ieri sera a Isola tra il deputato al seggio specifico Felice Žiža e una cinquantina di membri delle due locali comunità degli italiani. Bilinguismo e scuola sono stati al centro della discussione che ha portato interessanti spunti.

Da questa serata”, ha detto Žiža, “è emerso che le difficoltà ci sono, ma anche che i nostri connazionali sono preparati ad affrontarle, anche se purtroppo non lo sono ancora tutti. Alle problematiche delle quali già parliamo se ne stanno aggiungendo altre che difficilmente possiamo affrontare, e quindi è importante cercare di accordarsi sulle strade da percorrere, sui documenti da modificare e sul modo di comportarsi nella società. Fondamentale è usare la lingua italiana sempre in tutti gli ambiti sia pubblici sia privati, anche se qui non vige la legge sul bilinguismo. Io stimolo sempre i connazionali a usare l’italiano dalla mattina alla sera, perché è l’unico modo di far vedere quella che è la nostra identità linguistica e culturale. Solo lavorando tutti assieme potremmo raggiungere questi obiettivi che ormai vengono visti sempre più lontani. Io sono convinto che possiamo fare passi fondamentali per migliorare le nostre condizioni nell’ambito dell’attuazione del bilinguismo sul nostro territorio”.

Sulla scuola è stata ribadita la necessità di fare di più affinché la scuola della CNI faccia di più per formare maggiormente l’identità nazionale.

La qualità delle nostre scuole è sicuramente buona”, ha affermato il deputato, “ma bisogna migliorare sempre di più per rendere appetibili i nostri istituti anche ai non appartenenti alla nazionalità italiana. Tutti quelli che si iscrivono alle nostre scuole, però, devono imparare già dall’asilo molto bene la lingua italiana e nell’ambito del percorso scolastico devono acquisire anche la cultura italiana e magari essere coinvolti nelle attività delle Comunità, diventando, se lo voglio anche parte del gruppo nazionale italiano sul territorio”.

Žiža su questo tema è stato anche molto schietto, segnalando la necessità di sensibilizzare la dirigenza scolastica e gli operatori del settore a parlare e far parlare italiano negli istituti scolastici anche al di fuori delle ore di lezione.

Io credo che i presidi abbiano una grande responsabilità, ma anche una grande opportunità potendo lavorare con il corpo docenti per sensibilizzarli ad utilizzare solamente la lingua italiana durante il lavoro nell’ambiente scolastico sia nelle classi sia al di fuori di esse durante le ore di riposo e nelle sale insegnanti”, ha aggiunto ribadendo l’importanza “che si sappia che le nostre scuole sono scuole di lingua italiana, che trasmettono anche la cultura italiana”.

Dal dibattito è emerso quasi un senso di insofferenza da parte dei connazionali per le cose che non funzionano riguardo il rispetto del bilinguismo sul territorio e parlando di questo tema, visto le polemiche in corso, non si poteva ignorare il caso “Hiša Tartini”.

Sicuramente a Pirano per quello che ho potuto seguire dai media sono stati molto attenti ed hanno reagito", ha commentato Žiža, "ma non hanno trovato il riscontro e il risultato atteso. Un problema comune alla nostra realtà ed agli organi dell’ispettorato comunale ed a quelli statali. Probabilmente ci sono stati dei malintesi nell’attuazione e poi nella possibilità di correggere i pannelli, visto che questo processo è durato mesi e solo in questi giorni, per quanto ne so, i pannelli dovrebbero essere rimpiazzati da quelli corretti. Quindi, anche in questo caso, si è ripetuto il solito problema: Noi siamo attenti, ma il sistema che dovrebbe attuare il bilinguismo e tutte le norme che lo coordinano non funziona come previsto. Siamo noi, quindi, che dobbiamo vigilare, reagire e coordinarci tra tutte le istituzioni non per ultima la CAN costiera ed il deputato”.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria