Foto: Radio Koper/Nataša Benčič
Foto: Radio Koper/Nataša Benčič

Enzo Hrovatin, era nato il 16 marzo 1961, è stato uno dei componenti storici del gruppo pop Faraoni, che ha lasciato dopo 25 anni, nel 2007, per intraprendere la carriera da solista. Autore di tanti brani di successo, tra cui "E tristemente" e "Solinar", musicista poliedrico, Hrovatin ha collaborato per lunghi anni anche con la Comunità degli italiani Pasquale Besenghi degli Ughi e con la CAN isolana, dove è stato mentore del gruppo di chitarra e canto. Abbiamo chiesto alla coordinatrice culturale della CAN di Isola, Agnese Babič, di tracciare un ricordo di Enzo Hrovatin.

"Sapevamo che in questo ultimo periodo Enzo era molto malato, quindi in qualche modo ci aspettavamo questa notizia. Però come per tutti, non sei mai pronto all'abbandono, a perdere una persona, che per quanto mi riguarda, anche un amico sebbene nell'ultimo periodo non è che ci si frequentava. Enzo ha collaborato per diversi diversi anni con la comunità italiana in generale sia all'interno della comunità degli italiani Pasquale Besenghi degli Ughi organizzando e tenendo vari corsi di chitarra per bambini e adulti. Assieme abbiamo realizzato anche tantissimi concerti sia presso Palazzo Manzioli, ma anche in piazza Manzoli. Quindi, concerti con varie persone che di anno in anno sempre più numerose sotto l'attenta guida di Enzo.
Per quanto riguarda invece la collaborazione con la comunità autogestita molto apprezzato il cd e molto interessante anche il fatto che ha messo in musica le poesie di Dorina Bržan, le poesie in dialetto, e quindi un album in dialetto istriano intitolato Volaria dismentegarte, che oltre alle poesie di Dorina raccoglie anche delle canzoni d'autore, poesie e canzoni d'autore arrangiate e messe in musica dallo stesso Enzo e quindi veramente un CD molto importante anche per la nostra comunità nazionale italiana.
Oltre ad aver partecipato anche in varie edizioni del nostro Isola in musica, il nostro appuntamento estivo che organizziamo presso piazza Manzioli. Sicuramente una persona che ci mancherà, un musicista poliedrico che si occupava anche di arte, anche questo aspetto è da ricordare, quanto mi riguarda sono rimasta sorpresa anni fa quando ci siamo accordati per inaugurare anche una sua mostra presso Palazzo Manzioli e poi ha concluso anche un po' con l'arte un anno fa quando ha inaugurato un'altra mostra presso la galleria Plac Izolanov qui a Isola, una persona poliedrica che si occupava sì di musica ma anche di arte quindi veramente mancherà a tutti quanti noi" ha detto Agnese Babič ai nostri microfoni. (ld)