Foto: Radio Capodistria (Coro misto Halieatum)
Foto: Radio Capodistria (Coro misto Halieatum)

“Il fine è offrire un significativo riconoscimento a coloro che si sono particolarmente distinti nel mantenimento, nell’affermazione e nello sviluppo della cultura e della lingua, nel contesto sociale di Isola”. Queste le parole di Vita Valenti, presidente della Can di Isola, la quale annualmente consegna questo premio a un connazionale che si è distinto per i contributi dati alla Comunità nazionale italiana di Isola. Per il 2023 è stato scelto Mario Carboni, assente in sala ma presente con il cuore e la gioia della figlia Mariella. Abbiamo parlato con lei, per sapere come ha reagito suo padre alla notizia di essere stato scelto per questo importante riconoscimento.

Foto: Radio Capodistria
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“Era contento, si è commosso, poi un po' presuntuosamente ha detto “Me lo sono meritato”. Mio papà è stato sempre così, ha dato tutto sé stesso in quello che ha fatto, i riconoscimenti che ha ricevuto, sapeva di esserseli meritati. Ha sempre fatto il gommista, non quello che abbiamo in mente noi, che cambia le gomme eccetera, ha fatto ricostruzioni, produzione di articoli tecnici in gomma, e poi è passato un po' anche in politica, con varie associazioni. Insomma, si è dato da fare dappertutto, dove gli sembrava che ci fosse qualcosa di interessante per lui, andava, è stato instancabile.”

La sua mancata presenza in sala si è fatta sentire, ma le parole della figlia Mariella gli hanno reso giustizia. Le motivazioni che hanno portato la commissione che si è occupata dell’assegnazione del riconoscimento sono tante, a partire al ruolo politico e sociale di Mario Carboni. Ne abbiamo parlato con Agnese Babič, coordinatrice culturale della CAN di Isola e membro della commissione. “La commissione ha pensato a una persona che è stata attiva presso la nostra Comunità nazionale italiana di Isola in tutti questi anni, ed effettivamente Mario si ritrova in questo, un connazionale che è stato presente più di 50 anni, se non altro come attivista ma anche presidente del coro Halieatum. Ma anche da un punto di vista politico perché comunque era attivo presso la Comunità locale Halieatum di Isola, nei vari organismi politici della Comunità nazionale italiana di Isola in generale. Un altro aspetto molto importante è il suo lato imprenditoriale.”

Fare il gommista non gli bastava, ha allargato l’attività, è diventato il primo ricostruttore di pneumatici privato nell’allora Jugoslavia e presidente della Camera di commercio di Isola. Ma non solo, ha promosso i lavori presso il Fondo per l’aiuto agli imprenditori a Lubiana, ha fondato e presieduto l’Associazione imprenditoriale della nazionalità italiana, partecipato assiduamente alla vita culturale della CNI di Isola e cantato per 50 anni nel coro misto Haliaetum. La sua “presunzione”, come l’ha definita la figlia Mariella, se l’è guadagnata.

B.Ž.