In base alle ultime delibere del nostro Comitato per i programmi italiani non avevo il mandato per sostenere nella totalità il Piano di produzione 2021 poiché non sono state ancora concretizzate le tre nuove assunzioni con i fondi garantiti dall’Ufficio nazionalità”. Così David Runco che nel Consiglio di RTV Slovenia difende i programmi per la Comunità nazionale italiana. “Sono fiducioso e spero che la dirigenza dell’ente pubblichi quanto prima i bandi per i tre posti di lavoro previsti per il 2021 poiché si tratta di assunzioni che non vanno ad intaccare il budget della Radiotelevisione slovena, ma sono per l’appunto assicurati dal governo” racconta Runco aggiungendo di aver indirizzato una lettera al direttore generale, Igor Kadunc, nella quale ricorda le difficoltà delle redazioni italiane che a causa del mancato turnover registrano negli ultimi anni una perdita di posti superiore al 20 per cento. “Ora speriamo di invertire questa rotta” aggiunge Runco ricordando l’impegno dei dirigenti della CNI nella ricerca di soluzioni alternative individuate proprio nell’accordo con il governo. “Perciò chiediamo che le assunzioni vengano realizzate quanto prima” dichiara ancora l’esponente minoritario del Consiglio che dice: “Non ci sono state invece grosse obiezioni per quanto riguarda la programmazione vera e propria, ma anzi in questo contesto posso dire che c’è stato un lavoro costruttivo di armonizzazione che alla fine ha portato all’accoglimento di gran parte delle proposte presentate”. Con il suo intervento e con la sua lettera Runco - come dichiarato - ha in pratica voluto far conoscere e sensibilizzare gli altri membri del Consiglio su una problematica che si trascina da anni, ma anche sbloccare la strada e arrivare in pratica già all’inizio del 2021 alle tre assunzioni per le quali l’Ufficio nazionalità ha versato nella casse di RTV Slovenia circa 100 mila euro.
Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO
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