L'accoglienza dei bambini di prima a Capodistria, foto di Anna Francesconi
L'accoglienza dei bambini di prima a Capodistria, foto di Anna Francesconi

Il traffico intenso fin dal primo mattino, i centri storici animati dal viavai dei ragazzi: è ripartita la scuola, che detta il ritmo alle famiglie e un po' a tutti noi. È un giorno importante, denso di emozione e di attesa soprattutto per i bambini all'inizio del loro percorso scolastico, ai quali sta per schiudersi un mondo tutto nuovo: sarà un viaggio che richiederà impegno, ma anche ricco di scoperte, in cui impareranno cose meravigliose e faranno amicizie che ricorderanno per sempre.

All'elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria, i neoscolaretti in prima classe nella sede centrale quest'anno saranno 14. Mano nella mano con mamme e papà, questa mattina hanno varcato la soglia della scuola per ricevere anche il saluto della vicepreside e il benvenuto degli alunni di quinta, per cominciare con allegria. "Sono contenta di andare a scuola, perché lì possiamo imparare tante cose belle, come a scrivere le lettere e la matematica", ci ha confidato una bimba che portava con sé un coloratissimo peluche. "Viene da Mirabilandia, dove siamo stati ieri", ci ha spiegato la madre della piccola. "A me piaceva la scuola e quindi non vedevo l'ora che anche per Irina arrivasse il momento".

Tra i bambini, a dire la verità, c'era anche qualche faccino preoccupato. "Siamo molto emozionati perché questo bambino arriva in realtà senza conoscere nessuno, ha un po' di paura, ma in due minuti saranno tutti amici, vero Alessandro?, cercava di confortarlo la mamma.

Non lontano da piazzale Vergerio, è suonata la prima campanella anche alla Casa dello studente, dove sono temporaneamente ospitate le classi del Ginnasio Carli, per consentire lo svolgimento dei lavori che interessano la sede storica. Più di qualcuno fra gli allievi, oggi, si è presentato ben prima dello otto. È il caso di Erik, studente di terza: "Mai così puntuale? Be', si va prima per scegliere i banchi, sennò ti mettono in prima fila!", risponde con una battuta. Gli chiediamo quali sono lo le sue aspettative, i buoni proposititi, i timori per questo nuovo anno fra libri e quaderni. "Mah, ho sempre studiato e avuto un buon metodo, e questo ha portato i suoi frutti. Spero di continuare così".

E da lunedì si torna a scuola anche in Croazia.