Adesso è ufficiale ma c’era già molta incertezza e attesa per la decisione del Governo sulla chiusura delle scuole stamane tra i presidi delle nostre istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Alcuni importanti provvedimenti erano già stati presi nei giorni scorsi, con la sospensione dei colloqui con i genitori e delle attività extrascolastiche, il rinvio di riunioni e uscite scolastiche ,l’ ingresso negli istituti limitato al personale indispensabile per il processo educativo.

Alla Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria, già decimato dalle numerose assenze negli ultimi giorni, la scuola ricorderemo è frequentata da molti alunni che provengono dall’Italia, e stamattina ci ha confermato la preside Helena Maglica sono rimasti a casa in via precauzionale anche molti alunni della nostra regione, la scuola sta approntando l’aula virtuale per consentire a tutti di seguire le lezioni a distanza. Già viene regolarmente caricato sul registro elettronico dagli insegnanti tutto il materiale didattico per i ragazzi assenti.

Anche alla Pietro Coppo di Isola intendono comunicare con i ragazzi per via telematica, gli insegnanti invieranno agli studenti i compiti da svolgere via mail, ci ha detto il preside Alberto Scheriani. Il Governo doveva decidere di chiudere le scuole prima, ha aggiunto, pur comprendnedo le difficoltà delle famiglie con bambini piccoli.

A questo proposito al Giardino d’infanzia Delfino Blu di Capodistria la direttrice Monica Bertok consigliava ai genitori che ne avevano la possibilità di tenere a casa i bambini già nei giorni scorsi anche a causa dell’influenza stagionale. Oggi erano presenti 110 bambini dei circa 250 iscritto.

E da lunedì sono sospese anche le attività programmate per le prossime due settimane dei consulenti per le scuole italiane dell’Istituto per l’educazione di Capodistria, attività che prevedano contatti interpersonali in contesti pubblici. I consulenti limiteranno anche i contatti diretti con il pubblico presso i propri uffici, rimanendo a disposizione per telefono o posta elettronica. (ld)

Foto: Pixabay
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