Foto: Matija Sušnik/DZ
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Procedura abbreviata per alcune piccole correzioni alla Legge sulle scuole delle minoranze, correzioni proposte dal Governo su indicazione del Consiglio della Comunità ungherese dell’Oltremura e della Scuola Media superiore bilingue di Lendava. Con la modifica in questione, ai bambini, alunni o studenti con bisogni educativi speciali e che vivono fuori dal territorio nazionalmente misto sarà permessa l’iscrizione in una scuola bilingue che offre programmi particolari, operante nell’area d’insediamento della minoranza. Si va a riparare così un disagio che interessa le famiglie che risiedono fuori dai comuni nazionalmente misti e che non possono iscrivere i figli nelle scuole bilingui di Lendava e municipalità vicine, scuole che- ricordiamo- dispongono di programmi di formazione e istruzione personalizzati e speciali. La modifica, che è stata accolta con il voto unanime dei 77 deputati presenti in aula, non interessa la Comunità nazionale italiana, che dispone – ricordiamo- di un modello d’istruzione diverso da quello degli ungheresi. Lo ha confermato il deputato CNI al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža specificando che i ritocchi interessano il sistema scolastico dei magiari. “Avevano bisogno di queste modifiche per poter garantire ai loro alunni con particolari disabilità di potersi iscrivere nelle varie scuole bilingui dell’area e non solo in una scuola come succedeva finora”, ha spiegato Žiža non mancando di ricordare che a breve saranno riproposte le modifiche relative all’ elevamento della conoscenza della lingua italiana per i docenti delle nostre scuole. “Conosciamo già l’iter che abbiamo affrontato l’altro anno, in quest’ ultimo periodo abbiamo parlato più volte con il ministro per l’istruzione Dario Felda e speriamo che nei prossimi mesi la legge rientri nuovamente in procedura parlamentare e venga finalmente accettata in modo da avere una normativa completa che tuteli anche le nostre scuole e soprattutto la lingua d’ insegnamento italiana che deve essere ai massimi livelli e quindi a livello di lingua materna”, ha affermato Žiža. Egli si è dichiarato ottimista ed ha spiegato: “La parte politica, sia il governo che il ministro Felda ci sostengono, hanno in qualche modo approvato tutte le nostre modifiche di legge presentate nel febbraio del 2022 e che poi non sono state accolte per il veto imposto dal Consiglio di stato. In questo momento invece abbiamo il consenso su tutta la linea decisionale sia per quanto riguarda la conoscenza della lingua, del grado d’ istruzione e delle condizioni che servono per ottenere la certificazione della lingua a livello materna. La tempistica non è ancora chiara però io sono fiducioso e spero che nei prossimi mesi si possa ottenere questa importantissima legge per la Comunità nazionale italiana”.

Lionella Pausin Acquavita