Un incontro, quello con la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia, che la senatrice Tatjana Rojc ha detto di aver iniziato ad organizzare con l'onorevole Debora Serracchiani prima della pandemia, ma che solo ora, a ridosso delle elezioni, ha preso finalmente corpo. A fare da anfitrione il presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul, che ha previsto in questo lunedì di fine agosto una serie di appuntamenti tra il capodistriano e il buiese.
"Noi come Comunità Nazionale Italiana e come Unione se ci viene chiesto di organizzare un incontro con gli elettori (anche durante le campagne elettorali) mettendo a disposizione le nostre sedi e consentendo a tutti di poter esprimere le proprie opinioni e i propri programmi siamo sempre disponibili ", ha spiegato Tremul sottolineando che si tratta di dare la possibilità ai connazionali di informarsi per poi fare la "propria scelta al momento del voto". "Questo incontro ha comunque una grande rilevanza" secondo il presidente dell'Unione che ha dichiarato di ritenere che "il Pd, come d'altronde altre compagini politiche, è un partito che ci ha sempre seguito ed aiutato" e risulta quindi importante che "vengano eletti parlamentari che conoscano bene la nostra realtà e che sappiano portare avanti i nostri interesse, oltre che quelli della minoranza slovena e logicamente di tutto il popolo italiano".
All'incontro capodistriano presente anche il deputato al seggio specifico della Camera di Stato slovena Felice Žiža che ha detto di considerare positivo il fatto che le tre candidate siano venute ad ascoltare le istanze della Comunità Nazionale Italiana, ricordando come già fatto in precedenza da Tremul, l’impegno profuso in questi anni anche da parte della minoranza italiana per far sì che gli sloveni di Italia possano contare su un loro seggio specifico a Roma. Una richiesta che, ha ricordato la Serracchiani, è stata portata avanti in questa ultima legislatura, purtroppo senza successo, dal Partito democratico che con la ricandidatura al Senato di Tatjana Rojc come capolista ha fatto comunque una forte "scelta politica”.
"Io credo che il Pd abbia fatto una scelta fondata sulla convinzione che Il Friuli Venezia Giulia è una regione europea e come tale la rappresentanza di una minoranza nei confronti di Roma possa essere garanzia di una visione che non sia solamente localistica ma assolutamente ampia in un contesto europeo allargato", ha commentato la Rojc. "Si tratta di una decisione storica perchè non è mai successo che un candidato che rappresenta la comunità slovena sia stato indicato come capolista", ha aggiunto; assicurando che oltre che degli interessi delle minoranze linguistiche del FVG e dei residenti in generale della sua regione, se rieletta, si farà "carico con grande onore e responsabilità anche delle istanze che la Comunità Nazionale Italiana ha nei confronti dell'Italia e delle problematiche che l'Italia deve ancora risolvere".
Barbara Costamagna