La visita del Presidente dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, alle comunità degli Italiani di Zara e Spalato è un'occasione per incontrare i nuovi rappresentanti del sodalizio zaratino, dopo il recente avvicendamento, preceduto peraltro da anni di polemiche e scambi di accuse che la UI aveva tentato di dipanare, senza però troppo successo. Tremul ha inoltre avuto modo di recarsi all'Istituto Prescolare "Pinocchio" e, sempre a Zara, di incontrare la professoressa Katica Skukan, direttrice della locale Scuola Elementare "Bartul Kašić", presso la quale opera anche la Scuola Elementare Italiana.

Maurizio Tremul, è la prima visita in Dalmazia da quando c'è stato l'avvicendamento al sodalizio zaratino?

“Sì, è la prima visita. Doveva esserci qui con me anche il Presidente della Giunta Esecutiva, Marin Corva, siccome invece ci sono da finalizzare alcune cose relative alla riunione del comitato di coordinamento che si è tenuta lunedì e quindi lui deve fare queste cose operative. Abbiamo quindi deciso che sarei andato da solo. Rimane però una visita istituzionale dell’Unione in quanto tale, perché ormai tutti gli appuntamenti erano fissati. Quindi come prima visita ci sembrava doveroso prendere contatto con la nuova dirigenza, che noi comunque conoscevamo; adesso è stata insediata ufficialmente per decisione dei competenti organi dell'amministrazione dello Stato a livello locale ed anche per dare un segnale che l’Unione italiana collabora con tutte le Comunità, a prescindere da chi le guida, ribadendo l'intenzione, appunto, di poter sostenere, anche in futuro, la Comunità”.

Un'occasione anche per distendere la situazione, dopo i problemi noti degli ultimi anni, che hanno visto la Comunità italiana di Zara divisa in due fazioni…

“Con grande onestà, oggi ci sono stati vari incontri, alcuni anche non previsti, con dei connazionali che magari non sono d'accordo sulla decisione dell'ufficio dell'organo statale per quanto riguarda la nuova dirigenza. Io ho ascoltato e parlato con tutti. Ho cercato di spiegare la posizione dell'Unione italiana che è molto semplice: noi abbiamo cercato due anni fa di mettere insieme le varie parti, le varie situazioni della comunità, per cercare di definire insieme un nuovo elenco elettorale che era stato siglato sia da Rina Villani sia da Igor Karuc, che avevano fatto tutti e due le elezioni per il rinnovo dell'assemblea della Comunità degli Italiani di Zara. Avevamo siglato un accordo, una procedura per fare elezioni, poi qualcosa si è intoppato e questo accordo è saltato perché la allora presidente Rina Villani successivamente aveva contestato questa decisione. Allora che a quel hanno continuato a lavorare attraverso i competenti organi dello Stato, con ricorsi e controricorsi. A quel punto abbiamo deciso di attendere che i competenti organi decidessero come le cose andassero portate avanti. Questi, dopo due anni, hanno deciso che le elezioni legittime erano quelle fatte da Igor Karuc che è stato iscritto quale presidente. Quindi queste tensioni persistono ancora, io ho invitato tutti quanti al dialogo ed alla collaborazione, a prendere atto della realtà. L’Unione Italiana vuole sostenere e mantenere viva la lingua, la cultura e l’identità italiana di Zara; c'è molto lavoro da fare da questo punto di vista, quindi serve il consenso e la partecipazione di tutti, ma c’è molto lavoro da fare anche in modo tale che l'asilo possa e debba continuare ad operare in maniera indisturbata. Questo l'ho ribadito sia nell'incontro con la direttrice e con tutti i dipendenti dell'asilo, alla presenza del presidente Igor Karuc che ho invitato a partecipare quale rappresentante del fondatore. L’ho ribadito poi nell'incontro con la direttrice della scuola “Bartul Kašić”, dove si è svolto quest'anno scolastico con la prima scuola italiana “modello C” in Croazia, quindi con l'insegnamento dell'italiano come lingua materna dalle 2 alle 5 ore settimanali. C'erano due gruppi, uno dalla prima alla quarta con 18 iscritti, il secondo della quinta l'ottava con 15 iscritti, per due ore settimanali, il minimo previsto dalla legge e quindi l'intenzione di proseguire questa scuola italiana modello C anche per prossimo anno scolastico, con sempre un primo livello e con un secondo livello dedicato ai ragazzi che hanno finito il primo livello. L'interesse di tutti e nostro, in primis, di italiani è che a Zara ci sia una comunità forte, una comunità coesa, che l'asilo si rafforzi a due sezioni da 24 allievi, 48 allievi che studiano l'italiano, che è straordinario e che si rafforzi ulteriormente la scuola italiana modello C, presso una delle scuole croate che ci sono a Zara, che la comunità sia una comunità che fa cultura, che fa identità, che fa lingua, che fa presenza, che arricchisce questa città zaratina che ha un'identità​ ovviamente anche italiana molto forte, anche se oggi ridotta a termini molto piccoli, ma noi vogliamo che continui a crescere. L'impegno dell'Unione italiana e far sì che questa Comunità possa svilupparsi e crescere ulteriormente, l’invito è quello di lavorare tutti insieme”.

Insomma mi sembra di capire che comunque da parte sua ci sia una valutazione positiva, in particolare su questi incontri con le istituzioni scolastiche?

“Tutti gli incontri a cui ero sono stati positivi, anche quelli in cui sono emerse delle critiche, delle posizioni diverse. Ho cercato di spiegare a tutti le ragioni dell'Unione. Noi abbiamo preso atto di queste decisioni, abbiano sempre dialogato con Rina Villani quando era presidente della comunità o quando era legale delle comunità. Adesso dialogheremo con Igor Karuc e vogliamo appunto che ci sia un rapporto istituzionale molto forte. L'invito, torno a ripetere, è all’unità. Soprattutto in una realtà come quella dalmata, come quella di Zara, in cui la nostra presenza è certamente più complessa. È più facile essere italiano a Rovigno od a Pirano, per non citare la mia Capodistria, per non passare come campanilista, che essere italiano a Zara. Qui serve veramente coesione e compattezza, l’Unione Italiana lavorerà in questa direzione”.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria