Foto: Archivio personale
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Come risponde alle critiche che le sono state fatte in sede di Assemblea dal deputato Žiža?
"Vede, noi come Unione italiana siamo - accanto al Consiglio per la minoranza della Regione istriana- l’unica organizzazione che fa questo tipo di cose, ovvero invitiamo tutti a portare i saluti e dire quello che intendono. L’onorevole Žiža ha colto questa occasione per esprimere la sua opinione sul mio comunicato stampa facendo una serie di affermazioni non vere, che io ho confutato con argomenti alla mano e con grande tranquillità. Si è poi innescato un dibattito con tre interrogazioni alle quali credo di aver risposto con argomentazioni e pacatezza soprattutto sul fatto che rispetto a queste questioni io non ho interessi di parte o familiari da dover difendere. Non è stato il mio comunicato ad avviare una discussione sulla riduzione dei diritti che ha interessato l’opinione pubblica slovena, bensì le scelte che ha fatto l’onorevole Felice Žiža e da cui io mi sono distanziato e non perché lui abbia sottoscritto l’accordo con Janša, poiché non ho mai detto che non doveva farlo. Le mie critiche vanno alla poca trasparenza e ad una serie di altre questioni che ho spiegato, poi naturalmente ognuno ha la propria opinione. Ho anche chiesto che ci sia un momento di riflessione più ampio in Assemblea e che si discuta di questo punto con tutti i documenti alla mano e quindi il comunicato stampa che ho fatto io, le comunicazioni che ha fatto l’onorevole Žiža, gli articoli di giornale e dei media sloveni che hanno pesantemente attaccato la CNI, molto prima che io facessi il comunicato stampa. Quest’ultimo vuole essere una risposta a quel tipo d’intolleranza che si sta portando avanti nell’opinione pubblica slovena in seguito all’intesa che lui ha firmato. Dunque, ben venga una discussione e se si vuole anche un voto di sfiducia nei confronti del presidente dell’Unione italiana, io non ho nessun problema, però lo si deve fare con documenti e argomenti alla mano e non in un momento in cui ci sono i saluti iniziali degli ospiti o con le interrogazioni in cui il mio comunicato stampa viene completamente stravolto negli elementi che voleva affermare. Quindi capovolto proprio".

Auspica maggiore trasparenza però pure il suo comunicato non è stato concordato con gli organismi UI.

"Io ho scritto il comunicato non sotto forma di segreteria e dunque a nome dell'UI. L’ho scritto a nome del presidente dell'UI, poiché il mio intento era quello di mandare un chiaro messaggio. Gli accordi di governo devono essere pubblici perché se non è così, alimentano diffidenze e sospetti, e critiche - come quelle apparse sui giornali - che sono molto, ma molto più pesanti delle mie. Negli accordi con il governo è bene ci siano temi che riguardano il territorio. Che cosa ho detto di così scandaloso da dover essere ripreso quasi come fossi nemico della CNI? Che cosa c’è di scandaloso nel richiedere trasparenza e interventi a beneficio del territorio e a proporre un tavolo con tutte quante le istituzioni? Oggi l’idea di un incontro è stata rilanciata, ma quando l’abbiamo proposta già mesi fa, abbiamo trovato davanti un muro di gomma. Qualcuno mi dovrà spiegare che cosa ho detto di male perché francamente non riesco a trovare una risposta.
La sua presunta vicinanza con Levica invece e il pericolo di politicizzazione delle istituzioni CNI? Allora mi chiedo, l’onorevole Žiža con la presidenza allargata della CAN costiera che ha approvato questo accordo con chi mantiene i contatti privilegiati? Con una parte del Parlamento. Con il Partito democratico di Janša e le formazioni di coalizione, tra i quali c’è pure quella di estrema destra di Jelinčič. E a me si imputa di avere dei collegamenti con un partito di sinistra? Ma questa è la realtà capovolta. Invece i contatti privilegiati stabiliti dall’accordo non sarebbero politicizzazione e non farebbero entrare i partiti al nostro interno? Ma che ragionamento è?".

Sono in tanti a pensare che si sia aperta la campagna elettorale.

"Io penso che Felice Žiža non abbia mai smesso - in questi tre anni- di fare campagna elettorale e così ha fatto anche chi fa parte della sua equipe. Io non ho fatto nessun ragionamento elettorale e non ho avuto alcun contatto con nessun partito. Ho inteso reagire in seguito ad una serie di sollecitazioni arrivate da tanti connazionali e da tanti amici sloveni che mi hanno contattato chiedendomi cosa stavamo combinando. Ho voluto esprimere un'opinione con degli argomenti, con delle considerazioni e non ho- ripeto- detto nulla di tutte le cose che mi vengono imputate".

Il prossimo incontro tra i vertici UI, CAN Costiera, tra Lei e Žiža riuscirà a ricucire lo strappo?

"Allora io non so che cosa voglia dire strappo e ricucire in questo contesto. È bene che ci si trovi, è bene però che le persone abbiano un disegno politico, abbiano una visione politica. Si può benissimo essere unitari pur non avendo una visione politica unitaria e sopratutto quello che è importante per me, e per noi, è che siano rappresentate al Parlamento di Lubiana pure le istanze unitarie dell'Unione italiana. Mi sembra che in questi ultimi anni non sia stato così".

Lionella Pausin Acquavita