Foto: Archivio personale
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Sarà Maurizio Tremul a contendere al Felice Žiža il seggio riservato alla Comunità nazionale alla Camera di Stato. Il presidente dell'Unione è il candidato del gruppo Unitarietà - Insieme, che non aveva mancato di prendere le distanze dall'operato del parlamentare uscente. Lo stesso Tremul nei mesi scorsi aveva valutato criticamente alcune scelte di Žiža.

Nelle ultime settimane erano circolati anche i nomi di Ondina Gregorich Diabaté, di Clio Diabaté, di Luka Juri e di Bruno Orlando. L'intenzione comunque era quella di contrapporre a Žiža un unico candidato, anche perché questa volta si vota con il maggioritario secco e non più con il sistema a punti che aveva caratterizzato tutte le precedenti elezioni per il seggio specifico. Tremul, insieme a Bruno Orlando, si era candidato anche nel 2018. All'epoca Žiža ottenne 2570 punti, Tremul 2160 e Orlando 1043.

Come ci ha raccontato la nostra inviata da Isola, Barbara Costamagna, in diretta per Glocal con Lara Drčič, quella che si propone è un'idea di deputato non concentrata solo sulla minoranza, ma vuole essere qualcosa in più per il territorio.

Tremul ha lanciato lo slogan della sua campagna: "Dialogo, trasparenza e unitarietà" e parla al plurale, perché dice di essere espressione di un gruppo che spesso si è rivolto a lui per chiedere una visione alternativa, rispetto a quella proposta. In sintesi, si vorrebbe un parlamentare che lavori per l'unitarietà, che coinvolga tutte le istituzioni e tutti i connazionali. Tremul propone dialogo e partecipazione e decisioni prese in maniera quanto più pubblica e trasparente. Proprio per questo si richiama a quanto da lui fatto all'interno dell'Unione.

Per Tremul c'è la possibilità di svolgere un ruolo politico a tutto campo, per cui i parlamentari della comunità nazionale devono sì portare avanti innanzitutto i diritti della minoranza, ma sull'esempio della comunità nazionale slovena in Italia, anche svolgere un ruolo in favore del territorio, portando a Lubiana la voce e gli interessi del territorio stesso.

Tremul auspica una campagna corretta e propositiva. Per quanto riguarda la collaborazione con la futura maggioranza, Tremul ha paragonato il parlamentare della minoranza ad una sorta di sindacalista. Quindi dialogo con tutti, ma ci sono forze politiche più ricettive delle altre. L'intento è quello di seguire la linea usata da presidente dell'Unione Italiana nei rapporti con le forze politiche italiane, per cercare di ottenere una ampia convergenza per le questioni della minoranza.

Se Tremul dovesse essere l'ago della bilancia prima di scegliere intende coinvolgere in un dialogo pubblico connazionali ed istituzioni, per arrivare ad una scelta pubblica condivisa.