"Siamo riusciti a focalizzare gli interessi egli obiettivi della nostra comunità nazionale fino alle prossime elezioni, nella consapevolezza che dobbiamo guardare agli interessi della comunità nazionale, che comprende persone di vare sensibilità politiche."
Così il presidente della Can Costiera, Alberto Scheriani, ha riassunto lo spirito dell’accordo di collaborazione fra il governo e le minoranze linguistiche, firmato dal deputato per il seggio specifico Felice Žiža.
Scheriani e Žiža hanno illustrato il documento nel corso di una conferenza stampa nella sede della Can costiera a Capodistria, ribadendo come i rappresentanti della comunità debbano necessariamente agire senza etichette politiche, ma pensando esclusivamente al bene della comunità italiana e della Slovenia.
"La comunità nazionale - ha detto Žiža- si è sempre accordata con tutti i governi, non c’è alcuna novità in questo, e lo ribadiamo dopo le critiche ricevute da parte di qualche connazionale, che è liberissimo di partecipare alla vita politica sotto qualunque bandiera, ma noi abbiamo il dovere di fare l’interesse di tutta la comunità nazionale italiana, attenendoci ai programmi di lavoro e votando le leggi che migliorano la vita di tutti i cittadini della Slovenia. L'intera coalizione di governo del resto ha firmato un programma di lavoro, su contenuti e non su principi ideologici."
“La Can costiera – ha aggiunto Scheriani - ha esaminato il documento, e ha dato via libera a Žiža. Per quanto ci riguarda il lavoro svolto con il governo precedente e con l’attuale è sempre stato di alto livello, con un confronto continuo, e non abbiamo motivo per dubitare che il governo sia determinato a rispettare e attuare gli accordi. I miglioramenti si vedono giorno dopo giorno”.
L'accordo comprende otto punti specifici per la minoranza italiana e altri 14 comuni a tutte e due le comunità linguistiche.
Fra i punti specifici i fondi per assumere un nuovo collaboratore per la Can costiera, e la garanzia del governo delle risorse per assumere 4 giornalisti nelle redazioni italiane della Rtv entro il 2021, frenando le mancate sostituzioni dei giornalisti dal 2018. Spazio anche per la Voce del Popolo con un altro giornalista assunto da gennaio 2021 per coprire la seconda pagina del Capodistriano.
Garantiti i fondi per i corsi per insegnanti in lingua italiana all’Università del litorale, così come il programma di ristrutturazione del Collegio dei nobili, entrato fra l’altro tra le opere considerate prioritarie per il governo. Garanzia di fondi per due consulenti pedagogici previsti dalla nuova legge sulla scuola. Richiesta la parificazione per tutti della percentuale di stipendio per il bilinguismo quella ai docenti, che ricevono il 15 per cento. L’ultimo punto riguarda l’uso della lingua sul territorio, con l’insegnamento della lingua italiana nelle scuole slovene nel territorio nazionalmente misto con lo stesso numero di ore d’insegnamento, testi e contenuti, rispetto all’insegnamento dello sloveno nelle scuole italiane.
Fra i punti a lungo termine progetti della base economica della comunità, finanziamenti per progetti europei specifici fino a un milione di euro l’anno, e lo sviluppo del centro Combi. C’è anche la garanzia per la minoranza italiana di essere presente a tutti gli incontri che avvengono fra delegazioni slovene e italiane, così come della partecipazione alle attività del Consiglio europeo.
Riguardo l’attuale progetto di legge sulla Rtv, Žiža ha sottolineato la differenza fra la situazione della redazione slovena della Rai in Italia, che riceve i fondi direttamente dal governo, e le redazioni italiane in Slovenia, che invece fanno parte di un ente autonomo che può assumere delle decisioni in autonomia. La legge è ancora in fase di discussione e probabilmente sarà profondamente cambiata, anche negli aspetti critici, ha detto, ma ciò che è importante è che il governo ha assunto l’impegno di compensare eventuali tagli da parte della Rtv nelle redazioni italiane con fondi propri. “Anche ieri -ha aggiunto - i deputati hanno detto che l’ente deve essere indipendente e neutrale, ma con fondi e autonomia garantita dal governo. Ora il governo è chiamato nei prossimi due mesi a chiarire questi punti e dare delle garanzie”.
Più in generale – ha detto – per l’informazione in lingua italiana “abbiamo diritti specifici costituzionali e di legge che ci garantiscono, e noi ci impegneremo sempre a tutelare il centro regionale, che fa parte della nostra comunità e della nostra famiglia, e in cui lavorano anche tecnici e amministrativi”.


Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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