Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna
Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna

La serata piranese dedicata al tema “Istria o Istria slovena?” ha preso il via con l’introduzione storica e culturale fatta da Kristjan Knez, Daniela Paliaga, Neža Čebron Lipovec, Paolo/Pavel Fonda, Katja Hrobat Virloget, dalla quale è emerso che da sempre questa regione viene chiamata “Istria”, nonostante i tentativi che si sono susseguiti nel dopoguerra per ridefinire quest’area in un’accezione slovena, mancando di rispetto all’identità di questa terra e alla minoranza italiana. Per la Paliaga con questa serata quest'ultima avrebbe potuto avere l’opportunità di ritornare ad essere una “Comunità” con la “C maiuscola”.

Il deputato al seggio specifico Felice Žiža ha inviato una missiva nella quale anche lui si è detto favorevole alla semplice denominazione “Istria” per la provincia che dovrebbe nascere, dicendo di non essere stato minimamente informato dei cambiamenti apportati al nome dai quattro sindaci in questi mesi. È seguito poi il dibattito nel quale la gran parte degli intervenuti si è espressa a favore di ”Istria”.

Solo il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani ha difeso la scelta della CAN capodistriana, che ha approvato il nome “Istria slovena” (in breve "Istria"), polemizzando con la posizione presa dall’Assemblea dell’Unione Italiana che secondo lui avrebbe invece ignorato l’utilizzo di “Istria croata” che in questi anni è stato fatto sui prodotti di oltre confine. A difendere l’istituzione minoritaria il suo presidente Maurizio Tremul che si è confrontato duramente con Scheriani.

Il consigliere comunale piranese Kristijan Cerovac, che tra i primi ha preso posizione contro "Istria slovena", ha bollato la proposta dei quattro sindaci dei Comuni istriani come “un tentativo di nazionalizzazione”. Il presidente della CAN isolana Marko Gregorič ha dichiarato che “c’è in corso una crisi identitaria e politica”, che emergerebbe dal semplice fatto che in molte altre aree anche vicine non esiste questo tipo di contrapposizione (il riferimento era al Goriziano e il Carso).

Ora gli occhi sono rivolti a Pirano dove vista la polemica in corso, ha detto la vicesindaco Manuela Rojec, c’è molta remora a porre la questione all’ordine del giorno del Consiglio comunale.

Barbara Costamagna