Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna
Foto: Radio Capodistria/Barbara Costamagna

A pochi giorni dalla chiusura delle candidature svelato il nominativo del candidato che il gruppo “Unitarietà-Insieme” presenterà alle prossime elezioni parlamentari per il seggio specifico della Comunità Nazionale Italiana alla Camera di Stato. Non si tratterà di Ondina Gregorich Diabaté, come inizialmente si era dato ad intendere, poiché la professoressa capodistriana alla fine ha scelto di non entrare nell'agone. “Ho preso l’unica decisione possibile”, ha detto la Gregorich Diabaté, aggiungendo che “alla Comunità, serve un deputato con esperienza, con capacità, energia e onestà” e “questa persona è Maurizio Tremul”.

Ci riprova, quindi, una delle figure storiche della Comunità Nazionale Italiana, che si era già proposto agli elettori la scorsa volta, quando a contendersi il seggio erano stati oltre a lui, Felice Žiža e Bruno Orlando. Anche quest’ultimo, dopo un iniziale interesse per la candidatura, ha deciso di sostenere Tremul. “Maurizio è in questo momento la persona più adatta per sedere sul nostro seggio alla Camera di Stato”, ha dichiarato Orlando che ha espresso pubblicamente il suo appoggio.

“Trasparenza, unitarietà e dialogo” sono i tre capisaldi del gruppo che porta avanti la sua candidatura e che sono stati fatti propri da Tremul; il quale, nel caso venga eletto, intende rappresentare a Lubiana non solo la minoranza ma tutti i cittadini dell'Istria. “Il deputato della Comunità Nazionale Italiana”, infatti è per lui “un valore aggiunto per il territorio e perciò deve dialogare con le autorità locali per la crescita” dell’intera regione.

Ma per quanto riguarda l’atteggiamento da tenere nei confronti dei partiti quale è la sua posizione? “Io credo che i deputati delle minoranze debbano essere come dei sindacalisti”, ha risposto Tremul; “essi rappresentano una fetta piccola e fragile della popolazione e devono dialogare con tutti i partiti e cercare di collaborare con il Governo affinché si attuino le leggi in favore della minoranza e del territorio in cui vive; mantenendo, però, la propria libertà di coscienza su alcune questioni”. Si è detto, quindi, “aperto a qualsiasi tipo di collaborazione in base al risultato che emergerà dal voto”; tenendo, però, sempre conto di “alcuni aspetti importanti come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, i diritti umani. “Valori che sono propri della CNI e sui quali”, ha dichiarato Tremul, si baseranno le sue scelte, che saranno fatte non in una stanza chiusa ma coinvolgendo tutti quanti.

“Gli accordi post elettorali saranno”, infatti, “discussi e definiti pubblicamente con i connazionali e con tutte le istituzioni minoritarie”, ha assicurato Tremul, che ha detto di “attendersi la massima correttezza” da parte di tutti nella gestione degli elenchi elettorale e della campagna elettorale ed anche da parte dei mezzi di informazione.

“Oggi è il primo giorno di primavera”, ha concluso il candidato di “Unitarietà-insieme” augurandosi che “questo sia una nuovo inizio per la Comunità Nazionale Italiana”.

Barbara Costamagna