Foto: Radio Capodistria
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Quest’anno la curatrice del progetto, l’architetto Chiarastella Fatigato, ha voluto omaggiare uno dei più famosi romanzi di Italo Calvino, “Il Barone rampante”, il più "adattabile" - come ha spiegato - per i bambini, e soprattutto importante per i temi che tratta, tra i quali la libertà, la città e il rapporto con la natura.

“Il Barone rampante di Italo Calvino in realtà si svolge in Liguria; quindi, noi abbiamo voluto ambientarlo a Isola cominciando a pensare come poteva essere la città alla fine del '700. Ci siamo chiesti: “Com'era Isola? Quanti alberi aveva? Sicuramente tanti”, e abbiamo pensato che se ci avesse vissuto il Barone rampante lui avrebbe potuto saltare da un albero all'altro e attraversare tutto il territorio, arrivando fino alle colline di Barè. Così i bambini hanno disegnato questi alberi in maniera tridimensionale, hanno disegnato il paesaggio, immaginando come poteva essere Isola a quel tempo. Poi ci siamo detti “perché questa fiaba non la portiamo in scena?” e così è nata l’idea dello spettacolo. Ho creato per loro un copione interamente in rima e loro l'hanno interpretato e hanno dato vita alla storia del Barone Rampante di Isola vecchia.”

Gli alunni della seconda e terza elementare della scuola Dante Alighieri di Isola si sono dedicati all’arte, creando disegni su cartoncino e dei veri e propri oggetti di scena che hanno rappresentato la storia da loro creata. Si sono impegnati anche a dare vita al racconto davanti i genitori e un vasto pubblico che ha riempito la Sala Nobile di Palazzo Manzioli, interpretandolo con le rime create dalla curatrice Fatigato. Alcuni di loro, entusiasti ci hanno raccontato quali sono state le parti preferite del laboratorio che è andato avanti per qualche mese, spaziando dal disegno, allo studio delle rime fino ad arrivare allo spettacolo stesso. La serata di oggi è stata la rappresentazione di una delle collaborazioni che vanno avanti da anni tra la CAN di Isola e gli istituti scolastici della città, in particolare il progetto “Viaggio nella mia città” che quest’anno è arrivato alla sua ottava edizione.

B.Ž.

Foto: Radio Capodistria
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