Replica del presidente di Unione Italiana, Maurizio Tremul, al deputato italiano alla Camera di Stato, Felice Žiža, sulle deroghe ottenute nel Decreto del Governo sloveno che ha incluso la Croazia nella Lista rossa dei paesi a rischio coronavirus. Per Tremul stando alle dichiarazioni di Žiža si tratterebbe “di proposte simili a quelle avanzate dall'Unione Italiana, ma comunque incomplete e non pienamente aderenti alla nostra realtà”. Quello che è stato proposto dall’Unione Italiana, “era, ed è, molto di più”, visto che sarebbero stati trascurati “i fondamentali legami umani e famigliari per il mantenimento dell'unitarietà sociale” della Comunità italiana che sarebbe attualmente negata. Inoltre, così Tremul, è stato chiesto che nei confronti della Croazia si attui l'approccio regionale, per aree, possibilità contemplata dal Decreto del Governo sloveno, ossia l'applicazione differenziata per singole Regioni della Croazia, mantenendo le Regioni Istriana e Litoraneo-Montana nella Lista gialla o addirittura in quella verde, tenuto conto del bassissimo numero di contagi registrati in queste regioni.
L’auspicio di Tremul è che Žiža sostenga e contribuisca a far includere nel Decreto governativo, queste soluzioni “magari con un annesso all’accordo di collaborazione con i partiti di Governo”.

Tremul ribadisce infine che l’Unione Italiana è “l’unica organizzazione unitaria che gli Italiani di Slovenia e Croazia si sono liberamente dati” e invita i connazionali a rivolgersi a loro “anche sulla questione della libera circolazione tra i due Paesi”. (red)

Maurizio Tremul Foto: MMC RTV SLO/Miloš Ojdanić
Maurizio Tremul Foto: MMC RTV SLO/Miloš Ojdanić