Foto: MMC RTV SLO/Felice Žiža- Archivio personale
Foto: MMC RTV SLO/Felice Žiža- Archivio personale

“Con il direttore dell’Ufficio nazionalità Janez Doltar già da mesi si parlava di come venire incontro a TV Slovenia per coprire il disavanzo, che quest' anno risulta di dieci milioni. Alla fine, guadando anche a quello che succede in Italia dove il governo finanzia la parte di RAI 3BIS a Trieste, abbiamo proposto, lui come direttore ha proposto, al governo di provare, a canalizzare dei finanziamenti attraverso l'ufficio delle nazionalità per aumentare i fondi e diminuire il disavanzo di RTV Slovenia. Fondi, in realtà, non tanto per i Centri regionali, per la Radio Televisione di Capodistria con i programmi di lingua italiana o i programmi ungheresi, ma proprio per coprire il disavanzo di TV Slovenia. Si tratterà poi di vedere come fare nel 25 e negli anni successivi. Son cose che andranno discusse prossimamente. Noi abbiamo in programma un incontro la prossima settimana, il 6 di dicembre, con Zvezdan Martič il presidente di RTV Slovenia, dove sarà presente anche il direttore del Centro regionale di Capodistria, David Runco, ci sarò io, ci sarà il mio collega Ferenc Horvàt. Inizieremo quindi degli incontri per capire come portare avanti questo tipo di attività e strutturarle in modo che questi finanziamenti diventino stabili, sempre che il canone televisivo non si possa aumentare e quindi si possa stabilizzare il piano finanziario di TV Slovenia".

Visto che questi finanziamenti verranno erogati dall’Ufficio nazionalità se nel 2025 non dovessero più arrivare i programmi minoritari saranno a rischio?

“Direi assolutamente di no. Non sono a rischio né i programmi minoritari né i programmi nei centri regionali. Il governo in un modo o nell'altro deciderà come finanziarli".

Il desiderio sarebbe quello di passare da un finanziamento tramite il canone a una modalità di finanziamento governativo diretto come accade alla comunità slovena in Italia?

"Io non parlerei di un desiderio. Abbiamo fatto questa mossa insieme al direttore dell’ufficio nazionalità per dare modo a RTV Slovenia di coprire il disavanzo finanziario. Questo è un primo passo importante per rendere stabile la sua attività. Quello che si farà dopo è tutto da vedere. Bisogna capire gli aspetti positivi e quelli negativi, le possibilità di sviluppo, di ulteriore miglioramento e allargamento delle
attività di TV Capodistria. Il governo ci ha garantito che nel prossimo anno ci sarà un dialogo e un tavolo di lavoro con TV Slovenia, con i deputati e con la dirigenza anche dei due centri regionali per vedere effettivamente quale strada sarà più facile da percorrere e soprattutto quella che darà più garanzie e più solidità al sistema radio televisivo sloveno e regionale".

(red)

L'audio dell'intervista tratto dalla trasmissione "Il vaso di Pandora"