Quali i punti salienti che hanno caratterizzato il suo 2018?
Per quanto che mi riguarda direttamente ma che ha coinvolto pure la Comunità nazionale italiana nella sua globalità indubbiamente il 2018 è stato contrassegnato dalle tre elezioni: le parlamentari dello scorso giugno, quelle per l'Unione Italiana a luglio e infine le amministrative di novembre. Mi piace però ricordare- e lo faccio con un po' d'orgoglio- quello che è stato il mio impegno fino a giugno come membro e vicepresidente della CAN Costiera e vicesindaco di Isola. A Isola siamo riusciti ad ultimare la ricerca sulla toponomastica con il volume unico, inizialmente ne erano previsti due, che presenteremo nel 2019. Allora inizierà l'affissione delle tabelle storiche con i toponimi e gli odonimi isolani sulla scia di quanto già fatto a Pirano e a Capodistria. Si tratta di un progetto importante e del quale andiamo fieri.
In pratica, un 2018 che per lei- come ci sta dicendo- è stato contrassegnato in un certo senso dal passaggio dalla politica locale a quella nazionale. Preferenze?
Le differenze sono notevoli. Diciamo che a livello nazionale uno si trova a diretto contatto con le istituzioni politiche, con il Governo, con i vari ministeri e con la Camera di Stato dove vengono prodotte quelle che sono le leggi che regolano la nostra vita sociale, politica, economica. Come rappresentante della CNI ho l'obbligo di essere attivo e collaborare con tutte istituzioni sia statali che minoritarie con l'impegno di mettere a contato la nostra realtà con quella che è la realtà centrale del potere legislativo ed esecutivo.
Quella sulla necessità di maggiore collaborazione è una frase che lei ripete frequentemente. Lamenta forse poca collaborazione?
Credo che non sia mai mancata ma sono altresì convinto della necessità di svilupparla ulteriormente. Siamo stati più volte testimoni di quanto sia importante essere uniti, non solo a livello formale ma a livello reale, di territorio per arrivare all' applicazione di tutte quelle norme, atti e anche articoli della Costituzione che ci riguardano. In Slovenia pur essendo ai vertici della legislazione europea in materia di diritti minoritari spesso si è carenti nella loro attuazione e anche perciò c' è bisogno di un monitoraggio costante, di una vigilanza continua sul territorio che dobbiamo compiere unendo le nostre forze.
Lei ha un'ottima collaborazione con l'Unione Italiana ed ultimamente ha avviato dei contatti con il Consiglio della minoranza della Regione Istriana.
Si collaboriamo sicuramente bene. Uso il plurale perché questa collaborazione coinvolge tutto il sistema CNI presente in Slovenia con in testa la CAN Costiera. Quindi si è iniziato subito a migliorare ad incentivare i rapporti con l'Unione Italiana che è il soggetto principale, centrale direi l'istituzione più importante della nostra Comunità nazionale sia per la parte risiedente in Croazia che per quella in Slovenia. L'UI organizza tutte le nostre Comunità degli Italiani che sono il fulcro della produzione culturale e della vita sociale nel territorio d' insediamento storico. Quindi la collaborazione con l'Unione è fondamentale. Reputo importante pure i contatti con le altre istituzioni, con il Consiglio della minoranza della Regione Istriana che lei ha nominato ma anche quelli con il deputato al seggio specifico nonché vicepresidente del Sabor, Furio Radin. Naturalmente è basilare la collaborazione tra tutte le entità minoritarie a livello sloveno per creare quelle sinergie necessarie a raggiungere gli obiettivi che sono comuni.
In questi mesi ha avuto diversi incontri nelle Comunità degli Italiani del territorio per comprendere meglio i problemi e le aspettative dei connazionali. Che cosa ha riscontrato?
Ho iniziato, come promesso in campagna elettorale, questi contatti diretti con i connazionali non volendo limitarmi agli incontri individuali presso l'Ufficio del deputato che ha sede alla CAN costiera a Capodistria. Reputo importante tastare il polso, sentire i problemi, scambiare opinioni e visioni con gli appartenenti alla CNI. Da qui gli incontri nelle sette Comunità degli italiani alle quali si sono aggiunte le località di Sicciole e Strugnano. Diciamo che il primo ciclo si sta concludendo, finirà a gennaio e quindi ne riprenderò uno nuovo la prossima primavera. La problematica più importante emersa dai dibattiti avuti fin' ora è quella relativa alla necessità di tutela dell'identità nazionale e linguistico- culturale della nostra minoranza che vanno salvaguardate monitorando e vigilando l'applicazione dell'uso pubblico della lingua italiana come lingua d' ambiente e lingua ufficiale. Sappiamo che in questo ambito le cose non funzionano bene. Ci siamo resi conto con i nostri connazionali che la colpa molto spesso è anche nostra perché ci siamo abituati ad interagire usando la lingua della maggioranza. Chi di noi andando in Posta, negli uffici comunali o dell'unita amministrativa locale usa l'italiano? Pochi. Invece dobbiamo farlo pretendendo che anche l'impiegato dietro lo sportello - in virtu' di quell' aggiunta sul bilinguismo che riceve sulla busta paga- ci comprenda e ci risponda in italiano. Dobbiamo pretendere che usi la nostra lingua sia nella forma orale che scritta. Questa forse è la nostra battaglia più importante da intraprendere nei prossimi anni.
Non si presenta però come una battaglia facile.
Questo è un punto fondamentale. Oltre che a tutte le attività che sappiamo vengono svolte dalle nostre istituzioni in ambito culturale, linguistico, sociale e politico io sono convinto che la nostra identità viene creata mantenuta e tutelata con l'uso costante dell'italiano. L' abbiamo ribadito più volte nell' ambito di questi dibattiti pubblici e credo che sia arrivato il momento di creare rete e avviare una campagna di sensibilizzazione che ci stimoli ad usare la lingua italiana in modo da riguadagnare un po' di quel terreno perso negli ultimi decenni. Anche perciò in seno alla CAN Costiera stiamo pensando di avviare una serie di incontri che coinvolgano tutte le istituzioni minoritarie dell'Istria slovena e comprendere in quale modo agire, come organizzarci per far capire a tutti quanto sia importante l'uso della lingua italiana.
Tra gli altri impegni per il 2019 c' è l'imminente riunione della Commissione parlamentare per le nazionalità incentrata sulla problematica dei mezzi d' informazione delle minoranze.
Sì, nella seconda metà di gennaio fisseremo la data della seduta incentrata su questo che è un argomento molto importane perché negli ultimi anni i programmi italiani di Radio e TV Capodistria hanno perso, a causa dei pensionamenti, molti dipendenti ma anche una fetta importante di finanziamenti che si sono ridotti, dal 2010 in qua', del 20 percento. Abbiamo già affrontato questo problema con il premier Šarec, con il ministro alla cultura e con altri esponenti del governo raccontando di quanto siano di fondamentale importanza- per la nostra Comunità nazionale- la stabilizzazione finanziaria di RTV Capodistria e il miglioramento progressivo della situazione delle risorse umane con il recupero -almeno in parte- di personale tecnico e giornalistico. In questo ambito toccheremo naturalmente pure la questione dello sviluppo dei media della carta stampata cercando, anche in questo contesto, di migliorare la situazione finanziaria e dei quadri.
Il documento siglato con il premier Šarec dà garanzie in questo senso?
L' accordo di collaborazione ovvero il contratto con la coalizione di governo dà sicuramente garanzie ma è chiaro che l'argomento include molti interlocutori tra i quali non vanno dimenticati gli organismi di RTV Slovenia i vari comitati e commissioni, il direttore generale e così via. Attualmente tutti sono informati e conoscono le nostre volontà ed intenzioni. Le delibere della Commissione parlamentare per le nazionalità rappresenteranno sicuramente un ulteriore passo nel raggiungimento del nostro fine ultimo che purtroppo non ci è garantito ma - ne sono convinto-siamo sulla buona strada per raggiungerlo.
Altri obiettivi da raggiungere nel 2019.
Sicuramente nell'ambito scolastico. Come accordato in precedenza dovrebbe iniziare l'iter per la ristrutturazione del Collegio dei nobili, sede della scuola elementare e del Ginnasio di Capodistria, con la parte relativa alla progettazione e l'avvio dei lavori nel 2020 poi si sta parlando della ricostruzione dell'asilo italiano e sloveno di Santa Lucia. A livello di Istituto pedagogico di Capodistria, anche in virtù delle nuove competenze derivanti dalla nuova Legge sulle scuole della CNI, si dovrebbe intervenire finalmente alla modifica dei programmi e dei libri di testo che vanno adeguati alla nostra particolare realtà storico-territoriale. Rientrano in quest' ambito i presupposti per la formazione e gli aggiornamenti professionali del nostro quadro insegnante che dovranno essere in lingua italiana.
Dunque diversi gli impegni per i prossimi mesi. Le auguriamo buon lavoro e naturalmente Buon Anno Nuovo.
Anche da parte mia gli auguri per un Buon 2019 a tutti i connazionali. Che sia un anno di soddisfazioni personali e in salute, caratterizzato da momenti di gioia e partecipazione sia in famiglia che in ambito delle istituzioni della nostra minoranza.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO