Foto: Radio Capodistria
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Anni impegnativi, interessanti, ma anche difficili soprattutto per quanto riguarda quest’ultimo biennio” secondo il deputato uscente al seggio specifico Felice Žiža che ha ribadito il motto della sua campagna elettorale “Né destra né sinistra, ma italiani di Istria”. Un modo sintetico per spiegare quella che secondo Žiža è la natura intrinseca della Comunità, dove da sempre convivono più anime politiche, facendo sì che i suoi rappresentanti mantengano un atteggiamento ecumenico in tutte le istituzioni in cui sono presenti sia a livello locale sia nazionale.
Italiani di Istria” ha sottolineato, dicendosi contrario alla denominazione Istria slovena.

Dopo aver elencato i progetti andati in porto in questo mandato il deputato ha presentato alcune nuove proposte che ha detto di voler portare avanti nei prossimi anni. Per quanto riguarda le comunità Žiža ha detto che si continuerà a lavorare con tutte le istituzioni minoritarie per reintrodurre i viaggi in Italia per i soci e garantire un rimborso economico per i presidenti. Importante per lui, sarà giungere alla firma di un accordo di collaborazione tra tutte le istituzioni minoritarie in Slovenia e Croazia al fine di aumentare la loro sinergia e ottenere maggiore potere contrattuale soprattutto nei confronti dell’Italia, che “molto spesso in Slovenia vediamo troppo poco”.
Ne abbiamo già parlato due o tre anni fa", ha spiegato Žiža, "Io avevo esposto a Roma la proposta di costituire un organo che ci rappresenti presso il parlamento italiano, una commissione paritetica della comunità nazionale autoctona in Slovenia, Croazia e Montenegro che ci permetta di colloquiare direttamente con lo stato italiano, come accade in Slovenia per la comunità slovena in Italia che ha almeno tre organi presso il parlamento ai quali appoggiarsi, sentendosi così più ascoltata e tutelata in caso di necessità".

Non sarebbe male secondo lui poter contare su un appoggio politico più forte da parte dalla “Nazione madre”, come ad esempio avviene per l’altra comunità nazionale in Slovenia, quella ungherese, che vede da anni un maggiore impegno di Budapest nei loro confronti.

Una particolare attenzione sarà inoltre posta sul mondo della scuola implementando i due corsi per insegnanti di classe e asilo in italiano, ristrutturando gli asili di Crevatini e Santa Lucia, costruendo aule aggiuntive alla scuola di Isola e una palestra alla scuola media superiore "Pietro Coppo". Per quanto riguarda i media sul tavolo di lavoro la modifica dello statuto che dovrebbe dare stabilità ai programmi italiani della RTV Slovenia e garantire un ricambio dei quadri.

Sinergia, supporto e sostegno sono le tre parole chiave per Žiža che in chiusura ha spiegato ai pochi connazionali presenti le nuove modalità di voto.

Barbara Costamagna