Alcune delle notizie rilevanti dell’ ultima settimana dell’ anno vecchio e della prima dell’ anno nuovo, ci terranno compagnia per un bel po’. Ci martelleranno durante il 2020, anno bisestile e foriero di incognite e disturbi. La tragica morte di un migrante, lungo il confine italo sloveno, proprio il giorno di capodanno. Cercava , con la famiglia, di raggiungere una miglior vita.
Con il primo gennaio è iniziata la presidenza di turno croata dell’ Unione europea. Un’ Europa forte in un mondo di sfide, questo lo slogan scelto da Zagabria. Be’, proprio forte l’ Unione europea non pare, in questo momento. Momento difficile, con la Brexit alle porte e con le turbolenze sovraniste. Comunque, è un’ ottima opportunità per la Croazia per fare da ponte ad una politica di allargamento verso sud est. Malgrado l’incognita dell’ arbitrato confinario con la Slovenia che prima o poi creerà qualche rogna fra i due paesi. Infine, c’è la politica interna , quella che si assomiglia un po’ ovunque nei paesi dell’ Unione. In Slovenia il governo di minoranza targato Šarec sta annaspando. C’è chi dice che ha i mesi contati. Ma fino adesso si è barcamenato bene. Ha l’appoggio del deputato della minoranza italiana, che, con spirito pragmatico, per quanto ci riguarda, ha lavorato bene fino ad ora.
Buon Anno nuovo a tutti!

Aljoša Curavić