Foto: BoBo
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La netta vittoria di Felice Žiža nel confronto elettorale per il seggio specifico e i numeri raggiunti in parlamento dal Movimento Libertà di Robert Golob, sono i due dati di rilievo del voto di domenica in Slovenia, per quanto ci riguarda. Entrambi i dati partono da una consistente affluenza elettorale che denota la maturità e la volontà di esprimersi da parte dell’ elettorato, anche quello della comunità nazionale italiana. Gli elettori della nostra comunità hanno premiato il lavoro svolto dal candidato riconfermato e non mi pare abbiano percepito all’ orizzonte quella ventata di significativa novità tanto sbandierata dall’ alternativa.
Il movimento Libertà di Robert Golob, volto nuovo nella politica slovena, vince conquistando la maggioranza relativa in parlamento, come era nella previsioni. Va anche un po’ più in là, aggiudicandosi ben 41 seggi, che è un numero notevole rispetto a quanto fatto dagli altri partiti nelle tornate elettorali precedenti. Se il suo movimento, con lui in testa, rappresenti una novità vera, e non l’ ennesima testa di ariete per liberarsi di Janez Janša, il premier uscente, ce lo dirà il tempo. Comunque, Golob ha in mano tutte le carte per formare un governo stabile, ed è forse questa la vera novità per la politica slovena, da sempre alle prese con coalizioni governative instabili e frammentarie. Sicuramente potrà contare, se gli servirà, anche sull’appoggio pragmatico dei deputati delle due minoranze. Infine, che dire, la parola libertà era forse la parola più gettonata durante questa campagna elettorale, speriamo non si riveli un’ illusione.

Aljoša Curavić