Foto: MMC RTV SLO/Martegani
Foto: MMC RTV SLO/Martegani

In questi giorni mi sono trovato per caso sulle rive di Trieste in coda al massiccio corteo contro il Green Pass , no vax e quant’altro, che urlava minaccioso contro la stampa, la Rai e Il Piccolo, i medici e contro il governo. In Slovenia, cortei del genere, si fanno chiamare no VGT, che sarebbe no al pass Vaccinati Guariti Tamponati, e anche qui si minaccia la stampa, i medici e il governo. C’è una costante nelle manifestazioni no vax, perché in fondo di questo si tratta, di manifestazioni contro il vaccino a cui poi si attaccano altre motivazioni giustificatorie, soprattutto politiche e altre pulsioni, soprattutto squadriste. La costante è, in ogni latitudine, l’ aggressività squadrista nei confronti della stampa. In Italia, come abbiamo visto durante la manifestazione di sabato a Roma, con infiltrazioni di movimenti dell’ estrema destra. In Slovenia, dove le infiltrazioni politiche hanno altri colori ma sono altrettanto squadriste, qualche settimana fa, i no vax hanno fatto irruzione negli studi della radiotelevisione pubblica, e durante i cortei hanno minacciato e aggredito i giornalisti. Insomma, tira brutta aria, per noi.
La motivazione è sempre la stessa, i giornalisti non darebbero spazio ai contrari al Green Pass, ai no vax. Cosa assolutamente non vera, visto che in Italia ci sono caterve di trasmissioni che danno spazio ai complottisti e alla piazza. Così come in Slovenia non manca spazio per i contrari alle misure del governo contro la pandemia, anche nei palinsesti della radiotelevisione pubblica. Chissà che la soluzione non sia quella di spegnere i riflettori su questi cortei, a costo di sacrificare qualche buon proposito fra tanti imbecilli.
Per tornare alla mia avventura triestina. In attesa che il corteo dei no Green Pass si sfoltisca, mi sono imbucato in una cantinetta vicina alle rive, dove l’ oste con la loquacità tipica degli osti mi informa che una sessantina di manifestanti circa, prima dell’ inizio del corteo, si erano fermati da lui per mangiarsi e bersi tutto ciò che aveva a disposizione. Un affare, concluse l' oste. Meglio del giorno della Barcolana.
Ecco, meglio i cicheti che i giornalisti, che di mestiere devono essere indigesti.


Aljoša Curavić