Foto: Radio Capodistria/RtvSlo
Foto: Radio Capodistria/RtvSlo

Settimana all' insegna della toponomastica e della politica. Mentre stiamo ancora aspettando che ci dicano chi ha rubato, un anno fa circa, la targa con il nome storico della principale piazza di Capodistria, oggi piazza Tito, questa settimana la minoranza italiana è riuscita a collocare ben 25 tabelle riportanti gli antichi odonimi della città. Ci dicono che presto dovrebbe venir affissa anche la targa rubata da ignoti che, tra parentesi, potrebbero facilmente venire identificati, viste le telecamere che ci sono sulla facciata dell' Università del Litorale, dove era affissa la targa. Speriamo che nel frattempo i soliti ignoti e i soliti noti si siano finalmente informati sulla presenza storica di un gruppo di cittadini di nazionalità italiana del territorio, così non resteranno sorpresi quando vedranno le tabelle nuove con i nomi vecchi. Non si può certo dire che non avevano tempo per informarsi. Il destino è nel nome, dicevano gli antichi.
E quale è il destino del neonato, tredicesimo governo sloveno, non lo sappiamo ancora. Sappiamo che il conglomerato di sei partiti (5 più 1) che lo compongono non avrà un lavoro facile, trovandosi in bilico tra le tentazioni di un' ideologia veterocomunista e gli appetiti capitalistici dei cittadini, che si aspettano meno povertà e più ricchezza. Insomma, meno slogan e più danari.