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Il presidente ucraino in visita alla città di Mykolaiv, danneggiata dalla guerra.
Il ministro degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in un'intervista a Sky News, ha affermato che "l'Ucraina che conoscevamo, all'interno di quei confini, non c'è più".
Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha risposto che la situazione richiede "l'attenzione acuta della Russia, dato il rafforzamento dell'elemento di difesa dell'Unione Europea".
Parere negativo invece per la Georgia.
Reznikov ha spiegato che poi nella terza fase si discuterà con i partner su "come liberare i territori, compresa la Crimea".
I tre leader europei, giunti a Kiev dopo un viaggio di 10 ore, hanno affrontato con Zelensky il tema degli aiuti umanitari e militari, ma anche del processo di adesione all'Unione europea e della crisi del grano. Scholz ha invitato Zelensky al G7.
Kiev lancia un nuovo appello all'Italia e all'Occidente con l'ennesima richiesta di armi: "Darci più armi non significa escalation ma difendere la vita degli ucraini" affermano dallo staff di Zelensky.
Il Consiglio direttivo non annunciato l'atteso piano anti spread, limitandosi a promettere "flessibilità nel reinvestimento dei titoli in scadenza", e il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione del debito all'interno dell'eurozona.
La Russia ha invitato i combattenti che si trovano nell'impianto a rilasciare i civili e deporre le armi. Intanto fonti di Kiev hanno annunciato il ritrovamento di una nuova fossa comune di civili nei pressi di Bucha.
La mossa di Trifonov arriva dopo mesi di difficile coabitazione al governo di quattro partiti, che Petkov - stella nascente della politica bulgara - è riuscito a mettere insieme con la promessa di riforme strutturali.
Il testo fissa dei criteri per garantire in ogni stato membro delle retribuzioni dignitose e adeguate, e potrebbe ricevere il via libera definitivo entro giugno. Le regole però non saranno vincolanti per gli stati membri.
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