Foto: Radio Capodistria
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Il 46.enne Boris Miletić sperava in un’elezione al primo turno ma il 46,7% di preferenze ottenuto il 16 maggio scorso non gli sono bastate per diventare settimo zuppano della Regione Istriana. Il ballottaggio di domenica lo vedrà confrontarsi con il socialdemocratico Danijel Ferić e sebbene è noto che al secondo turno si parte da zero è altrettanto vero che Miletić è uscito dal primo scontro con un vantaggio di quasi 25 punti percentuali rispetto al secondo classificato. “Gli istriani sanno per chi votare e non permetteranno mai che la Regione sia guidata da altri centri che non siano Pola o Pisino“afferma il presidente della Dieta Democratica Istriana ed ex sindaco polese, riferendosi a quei partiti operanti in regione ma manovrati dalle centrali zagabresi.

Si dice inoltre soddisfatto del risultato fin qua ottenuto. “Abbiamo confermato il controllo dell’Assemblea regionale e quello di località importanti come Rovigno, Parenzo, Albona, Buie e sicuramente domenica vinceremo pure a Pola e a Pisino“ dice Miletić non mancando di commentare pure la sconfitta in alcuni capisaldi dietini come Dignano o Pinguente dove il partito non ha retto - afferma- alla sostituzione di figure forti e importanti che per anni hanno guidato le località. “Queste sono state elezioni specifiche ma nonostante tutto, la popolazione istriana ha indicato chiaramente che la Dieta è l’unica opzione che - come nel passato così nel futuro - può garantire crescita e sviluppo alla nostra regione valorizzandone la particolarità e l' unicità che ci derivano dal nostro essere multiculturali, aperti e padroni a casa nostra”.

Gli analisti, quelli seri, danno ragione a Miletić quando afferma che: “Da trent’anni al potere nella penisola un calo di consensi e una certa disaffezione sono logici e comprensibili, specie dove si è stati meno attivi”. Perciò- fa’capire il candidato governatore- bisognerà rimboccarsi le maniche e lavorare tutti assieme affinché quel cento per cento Istria -slogan da lui adottato in questa campagna- diventi reale. “E in questo100 per cento Istria è compresa tutta la genuinità di un territorio che trae forza dalla sua popolazione: laboriosa, tollerante ma anche orgogliosa e testarda che - senza differenzazioni o distinzioni etniche tra croati, italiani istriani e altre nazionalità- vive e lavora assieme creando quel tutt’uno invidiato da molti”.

Miletić -che in questi ultimi giorni si sta guadagnando l’appoggio e i consensi di varie esponenti della CNI- è affiancato nella sua corsa da Tullio Demetlika. Ex sindaco di Albona ed ex deputato, il candidato a vice-zuppano oltre che a rappresentare un’area importante dell’Istria orientale è uno dei veterani DDI. Un segnale di continuità con quei valori che, forse un po’ sbiaditi dal tempo, continuano a contraddistinguere ancora il partito regionalista.

Di Lionella Pausin Acquavita