Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Dieci le associazioni culturali etniche che si presentano a questa nona edizione del Festival che vuole valorizzare il lavoro annuale portato avanti dalle numerose associazioni amatoriali operanti in Istria, ma vuole essere soprattutto occasione per la promozione della cultura della convivenza e la comprensione interculturale, per far conoscere la ricchezza della specificità istriana. In regione, oltre alla componente maggioritaria e alla comunità nazionale italiana autoctona vivono, come noto, pure appartenenti a diverse altre etnie. Ben organizzate e molto attive quelle dei popoli dell’ex Jugoslavia che hanno associazioni sparse in gran parte delle località, riunite poi a livello regionale. Questa sera a Cittanova - fuori o dento il Centro multimediale, dipenderà dal tempo – faranno vedere il meglio della loro produzione, delle rispettive tradizioni, usi e costumi: bosgnacchi, rom, albanesi, macedoni, serbi, montenegrini, ungheresi e sloveni. A rappresentare questi ultimi il coro “Encijan” della Società culturale slovena “Istria”. Ad accompagnare canti e balli ci sarà una degustazione della tradizione gastronomica delle singole etnie. Da segnalare infine che il Festival della multiculturalità è diventata – negli ultimi anni - una manifestazione itinerante e si svolge di volta in volta in località diverse. Pure questa nona edizione, organizzata dall’Assessorato regionale per la Comunità nazionale italiana autoctona e le altre minoranze vuole essere dedicata all’ Unione europea che proprio qualche giorno fa ha celebrato la sua giornata.

LPA