In molti hanno interpretato gli ultimi allentamenti previsti dalla fascia arancione, come un "liberti tutti". La riapertura parziale delle scuole, degli esercizi commerciali, il permesso di assembramento fino a 10 persone, la revoca del divieto di spostamento tra comuni e regioni, la riapertura degli impianti sciistici e di altre attività ricreativo sportive, hanno portato tante persone a prendere d'assalto le località turistiche e i centri commerciali dimenticando che sono ancora in vigore tutta una serie di misure volte a contrastare la diffusione del coronavirus. Damjan Sever, responsabile del Dipartimento per la pubblica sicurezza della Direzione di Polizia di Capodistria che ha competenze su tutto il territorio della regione costiero carsica, ha dichiarato che a questo proposito nel prossimo fine settimana verranno intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine per verificare il rispetto delle norme igienico sanitarie vigenti. Come ad esempio l'uso nella mascherina nei luoghi pubblici al chiuso ma anche all'aperto dove non è possibile garantire una distanza di sicurezza di almeno 2 metri. E' obbligatoria anche quando si fa attività sportiva o ricreativa all'aperto se non c'è una distanza di almeno 3 metri. Per esempio, chi va in bicicletta lungo la Parenzana, ultimamente presa d'assalto, deve indossare la mascherina.

Negli ultimi giorni, ha aggiunto Sever, è aumentato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici, soprattutto davanti a bar e ristoranti, aperti solo per l'asporto, ma, non si può fare, è ancora sempre vietato, ha detto Sever. Tra le violazioni più frequanti negli ultimi mesi il mancato uso proprio della mascherina e lo spostamento tra comuni i regioni. Il divieto è stato revocato il 15 febbraio, fino ad allora si poteva circolare per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. (ld)

Foto: Damjan Sever/Radio Capodistria
Foto: Damjan Sever/Radio Capodistria