Foto: Pixabay
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Nella fascia costiera dai suggerimenti per un uso più parsimonioso dell'acqua potabile, come chiudere quando possibile i rubinetti nelle attività quotidiane igienico-sanitarie o limitare alle strette necessità l'irrigazione di orti e piante da giardino, a causa il perdurare della siccità i sindaci dei quattro comuni costieri in collaborazione con gli esperti dell'Acquedotto del Risano e della protezione civile si sono visti costretti ad approvare, una serie di misure atte a ridurre ulteriormente il consumo di acqua potabile, L'approvvigionamento idrico dell'acquedotto del Risano è al limite critico, situazione che generalmente si verifica a fine luglio, inoltre, l'apporto idrico dalla rete dell'Acquedotto Istriano di Pinguente e dall'Acquedotto del Carso di Sesana ha raggiunto la linea estrema di disponibilità. Pertanto, i sindaci dei quattro comuni costieri di concerto hanno emanato un'ordinanza, se vogliamo impopolare ma necessaria, per limitare il consumo di acqua potabile; da oggi è vietato innaffiare le aree verdi, sospeso l'utilizzo dell'acqua nelle fontane, come pure nelle docce nelle spiagge. Fino all'arrivo delle prime consistenti precipitazioni in particolare è vietato l'utilizzo di acqua potabile derivante dalla rete pubblica per riempire le piscine, lavare gli automezzi privati e innaffiare giardini e orti. A monitorare i consumi sarà uno staff di crisi allestito anche dall'Acquedotto del Risano. La speranza ora è riposta in Giove Pluvio per evitare che nel breve periodo si rendano necessarie ulteriori azioni come il razionamento dell'acqua alle utenze.


Corrado Cimador