Foto: Radio Capodistria
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Tale Istituto è un punto centrale, nella zona del Litorale, nell’ambito dello studio di tematiche filosofiche classiche e contemporanee, ma si occupa anche di cultura, arte, religione e filosofia del linguaggio. Per il suo continuo studio e approfondimento dei temi di suo interesse, ha ricevuto in dono più di cento libri che trattano la letteratura tedesca classica, gesto che segna la connessione tra le due culture. Lenart Škof, a capo dell’Istituto, ha sottolineato l’importanza di tale donazione, la quale avviene in un periodo particolare. Infatti, i libri, secondo lui, sono il nostro ultimo rifugio, affiancati dalla conoscenza delle nuove generazioni. I volumi donati si soffermano sulla letteratura e cultura della Germania, ma anche sulla storia della città tedesca Weimar, offrendo all’Istituto, e di conseguenza al Centro di ricerche scientifiche, una qualità in più, della quale i ricercatori potranno fare tesoro. Nell’ambito dell’evento “Letteratura tedesca a Capodistria”, non c’è stata solo la cerimonia di donazione, ma anche la presentazione delle recenti pubblicazioni in lingua tedesca dei ricercatori dell’Istituto, tra cui “Mussolini e Hitler nelle chiesa della zona costiera slovena” di Egon Pelikan. Tale libro segue le orme di un pittore espressionista della Slovenia, il quale durante il periodo del fascismo italiano e nazionalsocialismo tedesco, ha realizzato degli affreschi antifascisti in decine di chiese. La seconda pubblicazione presentata, di Lenart Škof, tratta il tema dell’amore, in particolare il potere di tale sentimento nel nostro mondo, offrendo un’analisi di personaggi femminili provenienti da contesti filosofici, mitologici e letterari. L’Istituto di Scienze Filosofiche comprende storici, filosofi, linguisti, e tale donazione, entrando a far parte del loro catalogo, arricchirà non solo la raccolta di opere letterarie, ma darà un valore aggiunto alle loro ricerche nell’ambito della cultura e letteratura tedesca.

B.Ž.