E' stata la deputata dietina Katerina Nemet - qualche giorno fa- a riproporre l'argomento dai banchi parlamentari. L'opinione pubblica è a conoscenza dei gravi danni causati dall'invasione di meduse e dai troppi delfini problemi che assillano pure i pescatori istriani; per quelli dell'area umaghese ci sono in aggiunta le multe inflitte dalle autorità slovene a causa dell'irrisolta questione confinaria" ha detto la Nemet accennando all'arbitrato internazionale sui confini. "Ne sono arrivate a migliaia e continuiamo a riceverle, tanto che poi neppure le contiamo più" ci ha detto Danilo Latin pescatore salvorino e ha aggiunto "L'avvocato che ci rappresenta ai tribunali sloveni cerca di neutralizzarle mentre secondo i pareri croati esse sono legalmente infondate perciò speriamo che tutto finisca in niente".
Per quanto riguarda i danni causati da meduse e delfini i pescatori salvorini sono consapevoli di condividere le sorti dei colleghi dell'Adriatico. "I delfini si nutrono giornalmente con più di 15 chilogrammi di pesce e anche le meduse mangiano quelli più piccoli" spiega Danilo Latin illustrando poi gli altri danni e pericoli. "La scorsa settimana un mio collega ha catturato all'incirca 2 tonnellate e mezzo di meduse con la rete a strascico, l'attrito non ha fatto entrare altri pesci mentre poi il sollevamento di questo peso ha danneggiato la rete e messo in pericolo la stabilità del peschereccio visto che noi usiamo barche non più grandi di 15 metri" racconta il nostro interlocutore aggiungendo che lo stesso vale per le reti da posta che con la pressione della meduse si trasformano da flessibili a rigide facendo allontanare il pesce che vi si sarebbe impigliato.
Pur nutrendo poca fiducia sulla possibilità di proclamazione dello stato di catastrofe naturale per il settore della pesca, Danilo Latin ha salutato l'impegno della deputata cittanovese al Sabor. "Ci attendiamo almeno un risarcimento che vada a coprire i contributi fiscali di un'attività messa in pericolo oggi da delfini e meduse, ma già da domani dal pesce serra e dal granchio blu, due specie alloctone sempre più presenti nell'Alto Adriatico" ha concluso Latin.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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