Nella rinomata località turistica di Portorose, quella che fu il fiore all'occhiello del turismo sloveno, dopo la riapertura degli esercizi commerciali dei giorni scorsi non si è vista una particolare ressa nei negozi. È anche vero che l’orario e la giornata uggiosa non danno una mano in questo senso. Come noto la decisone di riaprire le attività commerciali è stata stabilita dal governo in base al miglioramento del quadro epidemiologico della scorsa settimana con alcune limitazioni legate al numero delle persone presenti nei negozi a metro quadro, e l’obbligo di igienizzare le mani. I dipendenti dei negozi hanno inoltre l’obbligo di effettuare il test di negatività al Covid. I dipendenti devono ripeterlo una volta alla settimana. A Portorose numerosi negozi sono tuttora chiusi nonostante siano in corso i saldi stagionali, l’unica fila intravista è stata quella dinanzi al chiosco del Cafe Central che fa parte della catena alberghiera Life Class insignito recentemente del riconoscimento per il migliore krapfen dell’anno. I negozianti che abbiamo interpellato si sono detti soddisfatti per la riapertura delle loro attività, la clientela è poca per il momento e i test settimanali gratuiti al covid risultano fastidiosi soprattutto per le lunghe attese al tampone. I consumatori hanno spiegato i commercianti, sono comunque ottimisti e sperano nel ritorno alla normalità. Il problema principale è però rappresentato dalla chiusura degli alberghi, ci ha detto la venditrice di uno dei boutique di Portorse, ma anche dalla chiusura dei ristoranti.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
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