Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Nato a Capodistria il 29 marzo 1561, Santorio Santorio è stato un medico, filosofo, professore, una figura centrale dello sviluppo della medicina. Per questo l’Istituto del Centro di ricerche scientifiche (ZRS) ha voluto dedicargli una serata per ricordare le sue invenzioni e i contributi che ha dato alla medicina. Una conferenza trilingue, con presentazioni in sloveno, inglese ma anche italiano, vista la collaborazione con l’Università di Padova, dove Santorio insegnò medicina moderna. Di quest’ultimo ne abbiamo parlato con Rado Pišot, direttore del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria e del ruolo che ricopre ancora oggi nell’Istituto di ricerca di kinesiologia.
“Abbiamo riconosciuto Santorio Santorio come il più grande ricercatore, scienziato e medico di Capodistria, perché non c’era nessuna ricerca a quel tempo, con i meccanismi e gli strumenti che avevano, per questo è incredibile cosa ha fatto. La kinesiologia si occupa dell’attività fisica, il modo per rimanere sani, perciò comparando questi due periodi, quello di Santorio al nostro, abbiamo tanto in comune.”

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Tra le presentazioni legate ai contributi che Santorio Santorio ha dato nell’ambito della medicina, c’è stata quella di Carlo Reggiani del Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova, il quale ha parlato delle sue invenzioni, che oggi si danno quasi per scontate. “Il contributo di Santorio allo sviluppo della medicina è stato soprattutto l’introduzione di misure. Ha avuto quest’idea, per valutare quanto una persona è sana, di misurare un parametro, ma non solo, ha anche costruito degli strumenti che lo consentono, per esempio per misurare la frequenza cardiaca il pulsilogio, oppure la bilancia per il peso corporeo. Il suo contributo è stato proprio questo passaggio alla medicina quantitativa che oggi è la base dell’attività medica, o semplicemente delle nostre valutazioni a casa, basti pensare quando ci misuriamo la febbre seguiamo le idee di Santorio."

B.Ž.