Gli emendamenti alla legge rappresentano la base giuridica per il rimborso parziale dei costi sostenuti dai Comuni di confine a causa dell'accresciuto controllo delle frontiere. Ha inoltre stabilito il rimborso aggiuntivo delle spese a causa di eventi straordinari. Un maggiore controllo delle frontiere statali significa un'accresciuta attività di monitoraggio, un'attuazione più intensiva delle attività e misure, di conseguenza una maggiore presenza della polizia nell'area dei Comuni lungo la frontiera per fronteggiare i flussi migratori clandestini. L'aumento dei controlli su proposta del Ministero dell'Interno viene stabilito dal governo, entro la fine di febbraio dell'anno corrente, il governo stabilisce anche l'ammontare dei fondi destinati a ogni singolo Comune. Viene rimborsata parte delle spese sulla base dei criteri determinati con decreto dall'esecutivo. In concreto, tra i costi che vengono riconosciuti figurano quelli di ristrutturazione e manutenzione delle strade comunali e dei percorsi pubblici, che risultano ulteriormente oberati a causa dell'accentuato monitoraggio con veicoli di vario genere. Poi gli impianti di illuminazione per garantire controlli più efficaci della linea confinaria nelle ore notturne, nonché' altri costi per aumentare la sicurezza dei cittadini. I Comuni interessati devono certificare le spese sostenute con una adeguata documentazione. Le richieste di rimborso di parte delle spese dovranno essere inviate al Ministero dell'Interno entro e non oltre il 15 novembre dell'anno in corso. Rimborsi ulteriori poi in caso di eventi straordinari causati dal controllo della frontiera, con una presenza significativamente maggiore di polizia, effettivi dell'esercito e della protezione civile.

Delio Dessardo

Foto: EPA
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