Foto: Esercito sloveno
Foto: Esercito sloveno

Secondo le prime stime, ha detto Jan Brodar, a capo della squadra-intervento della brigata dei vigili del fuoco di Capodistria, il rogo sotto San Servolo ha bruciato circa 120 ettari di terreno, non ha però raggiunto terreni agricoli e centri abitati. I meteorologi prevedono almeno altri 10 giorni di siccità, caldo e vento per l'Istria slovena. Brodar è convinto che presto ci saranno altri incendi in natura da spegnere.
La stagione estiva, quest'anno, è particolarmente difficile anche per i vigili del fuoco volontari. Il presidente del Consiglio regionale dell'Associazione dei vigili del fuoco, Miran Gregorič, ha avvertito che, oltre ai grandi incendi, ce ne sono anche altri, minori. “Le persone fanno dei piccoli falò e il fuoco scappa”, ha detto Gregorič. "Dato che è stato dichiarato un alto rischio incendi, i volontari stanno anche eseguendo la sorveglianza antincendio. È successo più volte che trovandosi nelle vicinanze hanno notato del fumo e sono intervenuti". Sempre secondo Miran Gregorič, l'estate 2022 è qualcosa di eccezionale: "Non era mai così grave. C'è un incendio dietro l'altro. E la mancanza di acqua potabile grava ulteriormente sul nostro lavoro", ha aggiunto.
La polizia, intanto, non può per il momento stabilire le cause dell'incendio, non ha infatti ancora potuto effettuare un sopralluogo della zona interessata. Gli agenti stanno ancora raccogliendo informazioni, in collaborazione con i colleghi italiani, sui quattro più piccoli incendi scoppiati martedì sul Carso. Gli oggetti trovati sul posto sono stati sequestrati e saranno esaminati, ha detto la portavoce della Direzione di polizia di Capodistria, Anita Leskovec.


E. P.