Foto: Radio Capodistria/Corrado Cimador
Foto: Radio Capodistria/Corrado Cimador

I primi cittadini di Pirano, Isola, Capodistria e Pirano hanno dato vita ad un accattivante tavola rotonda organizzata dal sito web OBALAPlus, presso il teatro di Capodistria. Tra i temi affrontati le amministrative previste in autunno, le specificità delle singole municipalità e le sinergie messe in atto per far fronte a problematiche comuni. Problematiche che potrebbero trovare ancor più facile soluzione dovesse passare come auspicabile hanno detto tutti i sindaci istriani, con la regionalizzazione della Slovenia. La bozza della proposta di legge, infatti, prevede la creazione della Regione Istria comprendente le quattro realtà costiere. La legge se verrà accolta nella prossima sessione dal Consiglio di Stato, approderà presto anche in Parlamento.

Alle elezioni amministrative, previste quest'autunno, solo il sindaco di Ancarano Gregor Strmčnik ha confermato l'intenzione di candidarsi, concorrerà per il terzo mandato. Dopo un solo mandato, invece, Đenjo Zatkovič di Pirano, Aleš Bržan di Capodistria e Danilo Markočič di Isola si sono riservati di non rispondere, dicendo che determinati punti dei loro programmi sono ancora in fase di realizzazione e la loro attuazione fungerà da volano, ovvero da stimolo per la l'eventuale ricandidatura.

Tutti all'unisono hanno rimarcato che le rispettive municipalità hanno bisogno di rinnovamento e di crescita, non possiamo permetterci di tornare indietro, ma dobbiamo lavorare e crederci sino in fondo, con determinazione e serietà. La Regione Istria rappresenterebbe un'area di 384 chilometri quadrati e una popolazione di quasi 90.500 abitanti e i problemi che accomunano le singole realtà sono molti, dalle risorse idriche al momento insufficienti, alla viabilità, la sanità. I sindaci hanno tenuto a precisare che la politica è sinonimo di aggregazione non di autoreferenzialità e, soprattutto è il lavoro di squadra che conta e non il singolo. Di fondamentale importanza, come dimostrato in questi ultimi quattro anni è e sarà la collaborazione tra le quattro municipalità, perché l'unione fa la forza e, soprattutto la diversità è un valore - ha aggiunto il piranese Denjo Zatković parlando della comunità nazionale italiana, ricordano che i quattro comuni sono tutti bilingui. I comuni sono fatti di persone, hanno detto i sindaci, con specifiche ideologie politiche, ma tutte accumunate da un unico obiettivo: il bene della collettività. Per avvicinare i cittadini bisogna superare l'ipocrisia della politica, le promesse senza fatti concreti allontanano le persone dalla politica. Bisogna ascoltare i problemi della gente e preparare programmi realizzabili solo in questo modo si può consolidare la fiducia e raggiungere il bene della collettività.

Corrado Cimador